CERVIO - Trinciante - 1593 copia
*5© M U S T 1{ 0 DI C .A $ U manco da fare»& fecondo il valor loro con cloque cuci laidi il mefe e par tedaGentilhuomo con fcruitorc e canaio . R. Che parte farà quella da Gentilhuomo ? C. <^acftògìì lo dirò quando ragionerò dell'officio del Maltro di Cafa,del modo drgoncrnarlaiamtgUa,clie perdarci principio dirò clic qualitàdc- ue hauerc ii Mallro di Cala che quellovorrà eflèrcitar quello officio e ne- ceffono the efaminilacafcienza fua fé vuole efiere huonio da beneò nò : perche quella èia principale,& habbia tutte le qualità fpettanri à quello ofiitJQ^non habbia quefta non può efferbuon Mauro di Cafa • R. Credo che; in tutti li offri] fia necefsario efsere huomo da bene . C. ' l a dice bene die in tutti li carichi è necefsario, ma in quello più de gli altri, perche li m ette come loro nella fornace, che bi fogna che rcfti làido, pér canofeere 1afidelt i, come ft fi dì quelio per conofeere lafine z z a . R. i li qu- i fornacefi mette egli, acciòfi pofsa vedere la fua fede ? C. In vna fornace de la robba del fuo Signore che il vederli commodo di vfar fraudé nel poner partite, in fiancheggiare i creditori per qualche in- terefse <H efsere attorniato de denari,e reftare incontaminato hauerà fat– to efperieiìza delia ina fedeltà con la refìftenzaà quefletentationi. II. Diqneflu efscrfide'e non accade ragionarne perche è così necefsario comeì'aercàchi vuol viuere. Dicamele altre qu alita ? Ç. Deue.efscreamabile.chequefta parte non folo Ita ben e in queft'huomo di quella pro£efsione,ma inogni minima perfona,perche con l'efsere ama Jbile|,.oltre ch'egli farà amato farannoe fèguiti con più ageu olezzali ordì* ni dati da lui,perche quello che hauerà quefta parte farà tu tte le fue ope- rationi con amoreuolezza,ordinaria> comandar à, & riprenderà con amo– re ; & di qui nafeerà che li ordini faranno efeguì ti con preftezza,U fèruiti j faranno fatti volontieri,& ne farà ringratiato delle amoreuoïi riprenfioni. R. Quefta èvna bel la parte & molto necefsaria comedice V. S. ogni per- fbna ne doueriaefser dotata. C. Oltre di quelle due bone parti faria bene fé non tanto necefsario» che hauefse bella prefentia, acciò che mandato dal fuo Principe à neg otiarc con altri Signori (ìveda vn'huomodi bello afpetto, perche farà molto più rifpettato prima facie vnà perfon a di bella prefentia che vn'altra. che noa habbia queftaparte. R; Ccedadievifiano di qi.ie 'li,cbe fé bene nonhanno- così bello afpetto in qwefta offìtìo(ariano eccellenti *• &; ' E verif$imo>però li dicoche faria benema hot* neceftarió:. Oltre di que >fto doueriaefser commodo, cioè hatier del fuo,. R* taogni offiti(Ve bene che habbia da fpendereperehepuò facilmente fa– re honore al fuo Signore,& anco farla moko più ri(petcato,perche hoggidi àquelloche hauerà piùdenari è portaropiù rìfpetto. C. Oitradiqueftopotria quando bifognafae fpender del fuoin feruitio del fuo Signorecomein euento he bifogna&e dar danari allo Spendirore, fakL-ifqiialche. Creditore^ onero altra caufa, che occorrefse, & che non ha- uefiepofsiitohauerdl mandato per qualchevifperto .. R.Quc-
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