CERVIO - Trinciante - 1593 copia
t>ti tjtrjiLitiLHjtjtix* m R. -Que fia quâlitimi parc ancora non tanto neceisaria,perche féfi troua- ràvno che hauerà tutte le altre qualità, & non hauefle quefta otnmodi- tà di fpendere per il Tuo Padrone che per ciò non credo pet mâcarg'i que fta fé li porta leuar tutte le altre virtù ,&che non falle bono pereièrcitar quefto Offìtio. C. Quando non ruffe commodo farla tanto peggio per lui, ne ftria di danno folo che di fé (tetto. In quefto euento il fuo Principe glt done. If. darprouifióne,acciò potefle comparire honoratamente fecondo il grado fuo, il che li faria di gran laude. R. Quanta prouifionè fé dariaà vn'Mauro di cafa acciò honoràtaftl ente potdfe comparire ? C. In quefto iì fari come del Computifta li ho detto fecondo il Principe, eia qu'ai ita della perfona ma mediocremente /aria per il meno feudi cen– to VA mio, e parte per luifornitore e cauallo. R. Mi par poco cento feudi l'anno in vno che non habbia del fuo, perche hoggidì il velìire è molto caro. C ì>i fogna andar deftreggiando e far ia/pefa fecódò l'entrate, che fé non potrà andar vellico di feta, vadia di ciambellorto. ancora farla bene che veftifTeallalonga. R« Come dire-the fuife prete ? C, Non imporra che ftiflc Sacerdote ma che foio foffe ïn habito Iungc,per- che quefto habito ha più de! grane che veftire alla corta. R. Mi pardi vedere che quali dui terzi di quelli che esercitano quefto Of- fitio di Mattro di cafa in quefta Coite di Roma in perfoaa di qualità fia* no togati. C. E vero e molti ne fon preti, chealloccafioue fcruono per dir Mefla , & elfer Cappellani, ma quefto non in Principiatila in alcuni Prelati che vo– gliano viuere con poca famiglia per non da* miserabile . R. Credo che malamente polla esercitare quelli dui Offìtij, per lVno è tutto per il culto diuino, & 1 altro inuoltonel mondo, che alle volte non potria dir Meda come Ci eonuiene con l'animo quieto hauendo trattato e douer trattare con rancori quando con vno,e quando con l'altro déliât famiglia,neìla qualefcmprefi ri troua qualche fimirro ceruello C. Se io fufsi Principe non vorrei mai obli;;ar alla Mefla vn Maftro di ca– fa per molti rifpetti &c. e quefte fono le qualirà del Madre di cafa. R. Hauerei caro fapere fé ha da efìer Vecchio ò gsoufne • C. Quefto non importa purché non fia ginuan e sbarbato, ne vecchio de- crepitOjinolto giouaneperche faria dipoca autorità,emanco efperienza f e troppo vecchio non potria refiftercalla fatiga fi dello fcriueic> come nell'andar per cafa e doue fia neceflario. R. Di qua) 1 età fai ia più conveniente. C. Vecchio perche fai à molto più ri fpetratOjò d? più auttoritàqualeène- ceffaria in vn Maftro di cafa • L'età di quefto doueria effere dalli trenta fi– no sili fclfaitta anni,perche tra quello ten pò può /apportare tutte le fa- righe che li portano occorrere in quefto Oiiìtio . L a Àckffo
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