CERVIO - Trinciante - 1593 copia

15Ó M U S T 1^0 D I C JL S jl C Laprouifîone che fe potria dare à quefto faria,per darla honorata,ceto feudi Tanno che malamente fi può honoratamente veftire • R. Io credo, che ne fpendo io più di cento cinquanta, & non sfog– gio- C. Se potria dare anco àquefto di prouifione dieci feudi il mefe che fon centoventi Tanno , & molti principi fono che non gli danno cofa alcu– na,che eifendoToffìtio d'importanza,& di gran reputatane parendo non fi conuenga darli poco > gli danno nulla, ma lo rimuneraranno al- ringrolfo fi come hi fatto Tlllurtrifsimo Signor Cardinal Montai to al fuo Scalco che gli ha dato trecento feudi d'entrata fenzala fua prouifione or– dinaria. Il, A mio parere fi doueria prouifionare tutta la fameglia fecondo li gra– d i ^ offici; loro perche li Principi ne reftano pili quieti, ne fitrouaranno con il tempo obligati. C. Hauendoli detto le qualità di quefto, gli dirò che ordine deue dare al– lo Sca'co,alquale effendo confidata la vita del fuo Signore in mano gli ricordaria fifaceifefar la credenza dal Cuoco,eCredenziero di tutte le viuandeper la bocca del fuo Signore. Non faccia pratticare ne in cori– n a , ^ iù credenza, alcuno fia di che qualità efier fi vogliaperla caufafu- detta, che douendo pigliare offi tiali fottopoili al fuo officio, fe ne informi della lorofideltà, e fufficienza. R. Credo che tutte quefte cofe lo Scalco per intereffe & honor fuo lo riue- deri minutamente Spettando ali otfitio fuo. C. Non è male recordargli!o > oltre di ciò li dirò che qualità deue hauere il Trinciante quantunque io habbiavifto nel voftro libro del Trinciante chenehauetedettoa fufficienza, però non glinedirò molto. Credo che da quello à quello dello Scalco vifia poca differenza,non altro fe non che non fiavecchio,nel retto deue hauer tutte le qualità dettoli ne lo Scalco, e tanto più che li Scalchi in moitiluochi feruono per Trincianti ancora, cioè in certe Corti mediocri ,mali Principi fi feruono con li offici) doppij quafi la maggior parteciperò dico,che il Trinciantcfe la doueria inten– dere col Scalco per effere egli padrone della tauola* Il Trinciante deue aderire,& efeguire la volontà dello Scalco in trinciare più vna, che vivai- traviuandadi quelle che fono in tauola. ;• R. A quello Gcntilhuomo quanto fe li potria dare di prouifione? C. per il meno fe gli fuol dare cinque feudi il mefe da Principi, che con manco, non hauendo del fuo, non fi potrà trattenere honoratamente • Adelfo gli dirò che qualità deue hauere il Credenziero che per ellèr ferui- tio della bocca del Principe, deueeiferfìdelifsimo in quefto ,enel Cuoco il Principe può portare molto pericolo nella vita, & però credo che con– uenga aprir molto ben gl'occhi in accettarli •Quefto èvn offitioda darli à vno del quale il Maftro di cafa con :o Scalco nelia benifsimo informato coli della fufhcienzji,comeancodella fideltà.che douendo hauere in ma– no le Argentane^ alcrerohbeappartenenti alla tauo a,bilogna che egli fia tutto ftd*. R.Non

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