CERVIO - Trinciante - 1593 copia

DEI CAVjtllZ K \tUl tm s i6t «effe lui,Jo Spenditore la compri doue la trouera meglio ì ipefc del Ma– cellaro . L'appalto poifi farà con ili maggiore auantaggio poisibilc col vedere anco altri appalti fatti da diuerfi Maftri di cafa. Con il Pefceuendolo fi farà il medemo chefi è fatto col Macellaro, mafi appalta à capo d'anno auantipafsiCarneuale, efi fanno due forti de prezzi,cioè del pefce bono ,& del pefce commune, fotto nome del bono s'indende ombrina, /pigola, cefalo, orata, triglia, fraolini, ca!ama- retti, linguattole, efimili pefci di mare, ma non vogliono metterli li Pc- fceuendolii (turioninello appalto, ne porcellette, pefce fpada, nombi grofsi e tondo • Li pefci ordinarij per la famìglia fono farde, frittura,tén- che, lucci, rouiglioni, arzille, e fimil pefce di mare,ed'acqua dolce,eccçt- tuando le anguille grolle, barbi, fquali di fiume, e non haucndone Tap- paltatorefi potrà pigliare à fuointereffedouefi trouara,& li buoni, e pra«* tichi Spenditori fanno tutte quelle cofeà menadito, & però è neceifario hauerlo pratichifsimo, Il fimi e farà con il FoHarolo,c pizzic3rolo : & nel mefediGennarofi fa prouifione dell'olio bono à Tiuoli, e tento Refto, all'Àbbatia di Farfa, àNarni,àTcrni,àCefi,che per tutti quefti luoghi ve ne fono de bonifsimi, & dolcifsimi, ma per famiglia non vuol eiler tanto dolce, ma alquanto forte,e polputo che fa maggior fattione nelle mineftre dì famiglia, & mafsime di quarefima. I legumi, cioè cecirofsi e bianchi, lenticchie piccole e larghe fé ne poifono far venire da Sezze e Piperno, che fono cottole, e bone. Le Candele di fego li fanno venire da Spoleto, perche fono di (ego di capra, che paiono candele di cera . L'Aprile & il Maggio fi fuol fare la prouifione delle legne à Ripetta, ouero mandare à farie fuora di Roma con vna ò due barche fecondo i l bilogno della Corte, condotte che faranno in cafa (ì faranno ccnifegnarc al foprafiante della legna, qual ne dai àpoi conto. Del mefedi Settem– bre, eOttobrefi fuol far prouifio ne de. le fafeine, auertendo non fieno marce, ne muffe : & chi-manda il fuo carretto alle vigne coitano manco affai. Del mefedi Agoftofi farà prouifione delia Paglia,auertendo di hauerla che non vifia piouuto /opra, perche è più bianca, e fé conferua meglio, & li caualli la magnano più volontieri • R. Quantofieno fi dipercauallo il giorno acciò fappiail fbpraftante dar-» ne conto ? C. Tra il giorno eia notte venticinque libre per cauallô, che fono libre 750.il m efe,& di paglia per far lettiera libre 50. la fettimana, che fo– no libre' 200. il mefè , i ^ o . libre difieno il mele per cauallo importa in vn'anno libre pooo. che fono fomç grotte numero 20. in circa Tanno* Vi faria da dire alfai volendo fpecificarui le parti, li tinelli, e quai fia più ò manco fpefi del principe, ma ivoi poco importa, &iofono hoi- maiftracco. R. V. S. mi fauorirà almeno dirmi la parte chefi fuol dare a gentilhuomi- ni, poi che non sVfa più il far tinelli . C. Vi dirò folamçntç quello che sVfa in Cafa deU'IIJuftrifsimo Signor Cardinal

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