CERVIO - Trinciante - 1593 copia

Et dì B^de Fufontto. p che fé il coltello faraduro di tempra , percotendo col taglio fopra vn oifo ouero ne brachi della forcina^quello fi fgranera ouero falteràio dui pcz- z^cofi come è auuenuto a me molte volte; & feil coltello farà troppo do! ce di tempra toccando col tagliò il caldo della carne, quellofi riuoìeerà come fé folle di cera>di force che no fé ne potrebbe lèruire,& per quefto bi /ogna hauer molt'auertenza nel darli la tempra.Fa.tro c he fari il coltello* & códotto i quella perfezione che ho detto, no è dubbio che malamente fi potrebbe pagare la bota di eflb al Maeftro;Dato che farà la tempra bi- fegna mandarlo allo arrotature , ilquale arrotando lo deue affotigliare alquanto mantenendo giuftD& pari fènza leuarliil fuo garbo, facend* pei brunire comefacefti le forcine, auertendo molto bene fatto che farà il coltello di tutto punto:di non lo mandare mai pili ararrotatore,perche fi guaflerebbe,& fi ftemperarebbedifbrte,che non lo potrefti adoperare! ma nota che il coltello no deue tagliar niente fopra il manico vn dito/e* condo che trouerai fègnatodi negro nel modello ; ma volendolo nettare &dare il filo,tu lo intenderai nel feguente capitolo.Quelta foggia di for– cine & coltelli,tu la trouerai femprevtile & bona,vtile dico per efferquel li lunghi di tratto, & quando tu hauerai imbroccato quella cofa che tu vorrai trinciare, & leuatola in alto, ftando con la perfona al fuo fegno, tu hauerai la robba j)iù lótano dalla mano,& dalla perfona, che fari più bel vedere,& farai ficuro di non toccare la robba con la mano , ficuro ancora di non tagliarti le dita, quello che non ti au erri delle forcine & de coltel– li corti i&quefto credilo ime che ne ho molte volte fatto l'efperienza* quando adoperano quella fortedi forcine & coltelli corti. Adunque per le ragioni dette di fopra concludo, che nonfi può trouarela più bella ne la più vtil foggia di quefta,laqual foggia cofi delle forcine come delli col– telli trouerai difegnata nella Tegnente carta.

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