CERVIO - Trinciante - 1593 copia
CardinalFarnefe mioSignore alligentilhuorninijche tendono Cernitore fé gli daiia vn giulio d argento il dì, cinque libre ai < >aue , ici fogliate di Vino nauigato il giorno, vna libra di candele, vwa fogfietta d oglio, vna foglietta d'aceto, vna fcopa,e fale la fettimana : Alli Palafrenieri vn boc– cale di vino, tre libre di pane, e vn carlino il giorno, & il fimilefi daua à quelli che non fegli daua il feruitorc conforme alli Pa'afrenieri,alli Gen- tilhuomitìi, & offitiali fé glifaccuakifpefaàvn cauallo pervnoin dalla, ò in cadi loro ì lor beneplacito. Vi erano poi l Illufuifsimo Signor Car– dinal Madtutio e Scrmoneta che dauano maggior parte » ma vi erano , & ve nefono hoggi che ne danno mol:o mci':0,& peiò vi prego di grafia non mi fate dir altro per ogni buon ri/petto, e contentatela Signor Rea– le mio di quello per aderto. R. Signor Celare mi contento di quanto V. S. micommanda,ma mi pa– re fé ben mi ricordo che ella non mi habbia detto la qualità dello Spen- ditore. C. E vero, & molte altre cofe ho lafciate di dire per non efler fi longo : madicoue dello Sper.dicore,che in fomma confide per irbbrtuiareche fia fidato, & homo da bene, eobedicnte allo Scalco, foli ecito , polito, e pretto, e conofea lo auanraggio nello fpendere, & affettionatifsimo al fuo Principe, non fia giocarore, ne tauerniero, ne feminiero, maafsi- duo alla difpenfa per l'occafion che polfono (uccedere>& che ogni fera va– da in Camera dello Scalco à pigliar ordine di quanto hauerà à lare il giorno fequente che così comporta i offitio dello Spenditore. I L F I N E .
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