CERVIO - Trinciante - 1593 copia

î 2 Jl Trinciante di Vincenzo Ceraio> Comefi nettano Uforcine, & cortelli, & tomefé li dà tifilo. Cap, VII. \ ì On bafta che ti habbia moftrato come vano fatte le forcine & li col J . \ f telhxhe ancora bifogna che tu fappi come fi tengano netti ,& co– me fé li dà il filo per far che fempre taglino come rafori, e cofi come ogni vn diqual profefsione fi voglia è obligato di tener in ordine fuoi libri/ue arme, fuoi ferri, &: altre cofe fimili, fecundola profefsione di quello, cofi ogniTrinciante è obligato di tenere in ordincli (iioicoltelli,&farefi che tempre radhìOj& le il coltello non taglierà^! Trinciante per fufficiére che fia nò potrà fare cola buona;volendoli dunque nettare, & darli il filo, tu tererai l'ordine cheti moftrerò qui fotto • Io voglio dunque che tu pigli un pezzo di lepno dì falice lungo due palmi> e largo due dita , ilquale tu farai (pianare co la pialla dal maftro di legname da tutte le bande,il qual legno tu lo poferaipoi fopra una banca òdoue più ti piacerà, pur che quello itiapofa o fermo, che non fi mutua, haueiidopoi di quella rena che fuole cadere della ruota dell'arratore,ò altra rena fimile, laquale de– lie effere ben fecca & ben tri ta, & di quefia ne butterai un poco fopra il detto legno,poipigHerai il cortellofiel manico,& co molta preftezza kg gierméce lo fregherai fopra detto legno da iurte le bande il manico & la lama,tanto che tu ueda che quello lia ben netto,di poi che il coltello fari netto uolendoli dare il filo, tu butterai di nuouounpocopiu della detta poluere fopra qfto legno, tcuédo il coltello ftretto nel manico,ilquale co molta defirezza andrai fregando la lama da tutte due le bande uerfo la parte del taglio, &come tu fentiraicheil coltello fi rifcalda farà fegno che quello piglieràpredo il filo,airiiora co molta preftezza lo fregharat uerfo il taglio dalle bande, auertendo a far di modo che il taglio non fi ri uoltipiu da una banda che dall'altra, ma che quello refti pari & giufto;& quando tu uorrai fapere fé il coltello haurà prefo il filo, tu tirerai il taglio fopra T ogna del dito groiib della mano maca>& fé il tagl io vi fi attacche– rà farà fegno che il coltelloìiauràil filo a baldanza. Le forcine poi volen– dole nettare,le fregarai fopra il detto legno con la medefima poluere , la quale farai polita & bella, e tenendo queiVordine fempre li tuoi coltelli faranno p<Jliti,& netti. Il modo chefi dette tenereper dareprincipio all'officio del Trinciante. Cap. V i l i . ON bafta che io ti habbia moflro come C\ nettano li coltelli, & co– me fé li dàil filo,che ancora bifogna che tu fappi cernefi tegono nei le mani,& come fé adoprano, & comefi deue far j> dar principio a queho officio ; perche gran vergogna farebbe d ? vno che non haueile mai ado- prato quefta forte di forcine & coltelli, che airimprouifo fé voleffepor– re àferuire alla prefenza del fuo Signore, & però farà bene che prima tu iappi il modo che deui tenere in dar principio. Io voglio adunque che prima N,

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