CERVIO - Trinciante - 1593 copia
ï 6 II Trinciante comparendo altrïmente,Ie farebbevergogna ; Venuta che farà rhora de* putatadel mangiare, & chela touagliafara polla fbpra la tauola,& che il (calco farà andato alla cucina], allhora il Trinciante deue andare alla Creden za, & dal Credentiere farfi dare il tondo col pane del fuo Signore attoncto ton tutte l'altre cofe neceflarie fecondo fi coftum a di fare, & Quello cofi coperto lo deue portare in tauola', &porre al luoco fuo folito, *& dipoi farfi portare il tondo,doue fono li fuoi coltelli acconci nel moda ? cheio difsi di prima,ilquale fi deue ponere in tauola à fronte il tondo del panedel fignore,ouero in capo di tauola,acciò che quando faranno por– tatele viuande, fé nepofTa fare la credenza alla prefenza delfignore, che eflfendo il Trinciante in altra parte non ftaria bene, •& per quello fé con* cede vtio delli due luoghi al Trinciante. Pofti che faranno li due tondi in tauola cofi coperti, il Trinciante fi deue andare trattenendo fino a tanto che il fcalco venga dalla cucina con la viuanda, laquale comefia venuta* il Trinciantefi deue venire accodando alla tauola,fcoprendo il rondo do– ne fonolicoltelli,& co gratia pigliare la fua faluietta, &cofì piegataper il longo buttarfe la fu la fpalla manca,dapoi deue pigliar la forcina, & il "coltello picciolo nelle mani, & di mano in mano alla preséza dello fcalco Far feoprire tutte le viuande, facendone fare la credéza da quello che l'ha nera portata,fenza hauereriguardo à perfona, fia di chegrado fi voglia , ben che quella vfanza del farfi fare la credenza li Principi lafogliono fare per due caufe, l'vna per cerimonia, l'altra per il fofpetto, che hanno del veleno. Ma infelice quel principe che di continuo viuecon quedo ti- morejmaairincótro è gran felicità di quel fignore,che Ci troua al fuo fer– itilo feruitorifedeli,& amoreuoli > & perciò ogni fignoredourebbe donar li,accare7.zarli,&remunerarli,per manteneteli tali. Ma fé tutti li prin– cipi fodero amati, &fi può quafi dire adorati da fudditi & da feruitori fuoi,come e il Duca d ; Vrbino,nó farebbe dibifogno farfi fare tate crede ze, & fé pure lafaceffero , farebbe più per pompa che per necefsità ; fat– to dunque far la credenza di tutte le viuade, faratdi ntiouo ricoprire ogni cofa come prima, ritornandola forcina &il coltello ai fuo luogo. Ma perche il fcalco è lui quello, che deue andare à fare intendere,che la viuâ- da farà pofta in tauola, l'officio del Trinciante, come confidente, farà di non partirli mai dalla tauola, né manco laffarui accodar nilfuno, fino à tanto chelfignore farà venuto, & podofi alla tauola j ne manco fi deue mai partire (ino che non faràfinito di mangiare ; perche cofi come il Trin ciante è quello che nel principio dei mangiare deue portare il tondo del bine delTuofignore, coti deue edere il Trinciante quello che lo-lcui nel fi ne del mangiare, & quel pane cliauanza, il Trinciante fé lo deue piglia– re, fi per peruen ire à lui, come per vna certa riputatione che porta feco fendo auanzato alla bocca del fuo fignore. Non deue dunque partirfì il Trinciante dalla tauola, ne abbandonare le viuandedi vida fino che il fuofignor non fâràpbfto à tauola, & ancora finito di mangiare come dif- fidifopra
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