CERVIO - Trinciante - 1593 copia
Et di Bgale Fuforìtto 75 che in ogni modo quella prima fi netta, tu ne leuerai la cocchia della te– tta , reftando la coda attaccata al bufto inficine con 1 i piedi, & dipoi con la punta del coltello lo leuerai della mano manca, & lo porrai nel tondo j & quefto farà il fecondo modo di mondar il gambaro ; Il terzo &vltimo modo farà;netto che tu haurai la coda del gambaro come difsi di prima; tu porrai il dito longo della manodel coltello fopra la cima della coda, piegando la punta del dito innanzi, ftnngendo con effo la coda & la coc– chia della teltainfieme, tirando quel'averfo di te; & con la mano manca tenerai forte la parte del corpo & li piedi infieme, doue la coda cacciata nella cocchia della teftame leuerai con molta facilità,!a quale con !a me- defima mano porrai nel tondo;& quefti faranno li tre modi che tu deui te nere per mondare li gambari ; doue ftarà poi in tua elettionedi mondarli come à te piacela, ponendone quanti à te piacerà fopra il tondo del tuo (i gnore,facendoli dare con efsi aceto,fale, & pepe, & quefto è la fua triaca & quefto baderà in quanto a l'hauerti moilrato, comefi mondano li gam bari d'acqfiadolce,ouerodi fontana . Vi fono di molte altre forte di pefei frefchi,& faiati,de quali io no ho voluto ragionare,per non venir a faftidio alli lettori, perche dellipefcifalatiquefti fi cuocono, & s'acconciano alle credenze da credenzieri; de le altre forte poi de lequali io non ho fatto, memoria crederò che farà a baft an za di quello che ho detto perche nel trinciare de pefei non vi vuole molto fapere, perche malamente in quel– lifi puole offeruare rego^ alcuna. Adunque io farò fine,parendomi d'ha uer ditto àbaftanzade pefei. v Comefi trincialefi acconcia l'otto da bìuere. Olendo acconciar l'ouo da betiere al tuo fignore, piglia la forcina ì triâgolo moIlcdeFaquale te ho fatto fare qui il modello ì poftaper tal effetto, & lo imbroccherai con çffa, Spingendo in fu.l'anello che a det ta forcina in mezo,leuerai l'ouo in alto^&con il coltello picciolo da frut– ti lo romperai attorno attorno, ç con la punta del coltello ne leuerai quel la cimetta che è fopra alla rottura:*piegando vn poco la forcina verfo il to do che ti ftarà fòtto la mano dritta, tenendo il coltello a traucrfò l'ouo,ac ciò non cafehi il torlo , ma fòlo il bianco, poi con la punta del coltello vi butterai il fuo fale, ouero zucchero o cannella conforme al gufto del tua fignore,e poi la porrai neirouaroIo,fe vi farà,& fé non vi fuffe, lo porrai fu bito fopra la faliera,qual porgerai innanzi al tuo Signore,ò a chi farà di-* bifogno,e cofì farai di mano in mano à tutte Tona da bere* Hauendo io ragionata affai ahajtan%a comefi trincia tutte teforte depefcl pmneneceffarij ; bora ragìonaremo del modo chefi dem te* nere nel imbroccare & trinciare tutte te forte de frut– ti * & prima diremo delMellone , per effere quello il i^e defruttu Co&ç
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