CIOCCA - Pasticcere e confetturiere
Pre fazione i ,v a l lora — veni vano conservate dag l i speziali nei loro bara t t o l i, per uso medi c ina l e; tantoché v i era un proverbio che di ceva : « è come uno speziale senza zucchero » ; perciò sol tanto le persone ol tremodo ricche potevano permet tersi i l lusso di comperare o megl io d i farsi arrecare dal le galee , quando torna- vano da l l 'Or i ent e, d i quei pani d i zucchero che pro- fondevano nei sontuosi banchet ti ^d'apparato con una prodigal i tà pazzesca, insieme a l la polvere d'oro, appunto perchè i l prezzo del lo zucchero — a quei t empi — era, si può dire, a peso d'oro. E d elevat o si conservò ancora per v a ri secol i, tantoché, scr i veva Br i l l a t - Sa v a rni —• par l ando de' suoi t empi — quando qual cuno soleva di re che lo zucchero fa male, si tro- v a va sempre qualcuno, più saggi o o più economo, per rispondere : « lo zucchero non fa ma le che a l la borsa ». Lo zucchero, del resto — scrive i l medesimo au- tore —- si conobbe sol tanto d i nome, i n F r anc i a, sino a l regno d i L u i gi x n i ; cioè verso l a metà del x v ii secolo. I n f a t t i, mo l ti anni pr ima, i l poeta sat i- rico Scar ron, l amentandosi i n una sua let tera ad un ami co de l l ' avar i z ia de l la sorel la, fa r imarcare come essa avess e fat to restringere i fori de l la sua zucche- r i e r a; i l che p r ova due f a t t i: quel lo del la carezza del lo zucchero e quel lo del l 'esistenza delle zucche- riere, verso l a fine del x v n secolo. I l cOvS Ì detto « confetto zuccher ino » degli I t a- l i ani ( 1 ), (che venne impor t a to i n F r a n c ia — come : » (*) F r a i cos ide t ti conf e t ti zucche r i ni i t a l i a n,i t rov i amo enumera t i, nell 'Inventario dugentistico (1291 ) d'una cucina e d'un celliere , pubb l i- cato da l prof. Zdekauer, come appendice v a l la Vita privata dei senesi
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