CIOCCA - Pasticcere e confetturiere

Prefazione l yXi V i progressivo sv i luppo de l la pas t i cc i er ia e confet tu- reria, credo ut i le ri ferire, ol tre ad a l cuni già ac- cennati, i servi zi di dorature e d i buttafuori ed a l t ri di credenza che, man mano, andarono evolvendosi nei v a ri banchet ti e conv i ti sontuosi che ebbero luogo in I t a l i a, da l lo scorcio del Me d i o - Evo al Ri nas c iment o, e v ia dicendo. Così, pr imi eramente, come si legg e ne l la l i s ta cibar ia del sontuoso banchet to ch'ebb e luogo a Mi l ano nel palazzo ducale di pi azza de l l 'Arenga, in occasione del mar i taggio di V i o l a n ta figlia di Galeazzo I I V i s c on ti e d i B i an ca di Savo ia sua con- sorte, con L i one l l o, figliuolo del re d ' Ingh i l t er ra (25 giugno 1368) , noi t r ov i amo i mar zapan i, e le p i - gnocat e dorate, le tor te grandi verdi inargentate; persicate e confet ti a v a ri foggie. N el pranzo solenne dato a R oma, i l lunedì di Pentecoste del 1473, dal cardinale R i a r i o, i n onore di E l eonora d ' Aragona, sposa del duca Er co le d 'Es te, si r i l eva che, appena i conv i t a ti furono seduti a mensa, vennero arrecat i, su due vassoi de t ti quadri, dei pani dorat i, pignocate indora te col le a rmi del duca; qu i nd i, dopo l a terza imband i z i one, cambiate le tovagl ie e dato al le ma ni acqua odor i fera, vennero servi ti quadri p i eni d i fiori con pignocate, ceres e i n tazze con v i no d i T i r o, marasche i n tazze, ecc. I n confezioni furono presentate le « forze d ' Er co le », poi castel li con t o r ri d i zucchero e dieci na vi colle vele e corde fatte di confet t i, e piene di ghiande di zucchero. Quando Gi nev r a, figliuola di Alessandro Sforza, signora d i Pesaro, i n età d i soli 12 anni andò sposa

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