CIOCCA - Pasticcere e confetturiere

iyXX, II pasticciere e confettiere moderno • marzapane in forma de torta impilloiato de cinamomo, obiade de pasta cum zucharo t trescar oli da pasta cuw, spetie. N el convi to dato, nel 1501, dal duca Er co le d i Es t e, in occasione del ma t r imon io di suo figlio A l - fonso i , con madonna Luc r e z ia Borg i a, vedova del duca Sforza di Pesaro, « ne l la sala da pranzo, una grande fontana zamp i l l ava, dal le sue 12 cannel le, var ie specie di v i n i, e sul la t avo la figuravano 24 immensi ca- stel li f a t ti di zucchero, i n modo veramente art ist ico ». N el 1526 a Venez ia, per le nozze del dog e L o- renzo P r i u l,i con Z i l ia Dando l o, ebbe luogo un fe- stino not turno, dove, sul la pi azza San Ma r co, « 360 uomi n i, d i v i s a ti a un modo, ciascuno sol l evava un pi at to d'argento r i co lmo d i confet ti e di do l c i, i n mezzo a cento torcie por tate da g i ov ine t ti ves t i ti di seta, i qua li t u t t i, per le gradinate del palazzo en- t r a ti nel salone, di s t r ibui rono quei dol ci ai conv i t a ti ». Ma, in fatto di l avori in zucchero, a Venez ia spet- t a va l a pa lma, quando, nel 1574, in occasione de l la festa per l ' a r r i vo d i En r i co i n , re di Po l on i a, questo giovane monarca di casa di F r an c ia t rovava imban- d i t a, ne l la gran sala del Consigl io dei Di e c i, una cola- zione t u t ta composta di zucchero. « L e tovagl ie, le salviette, i p i a t t i, i col tel l,i le forchette, i l pane erano di zucchero, e così ben imi t a t ,i che i l re ne rimase piacevolmente sorpreso, allorché la salviet ta, ch' egli credeva di tela, g li si ruppe t ra le man i. « Ne l la sala del lo scrut inio erano stat e apparec- chiate due al tre tavole cariche di confezioni e figure di zucchero. I l pi at to d inanzi ad En r i co rappresen- t ava una regina seduta sovra due t i gr i, che avevan o

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