COCCHI - DEL VITTO PITAGORICO - 1794 copia
preparazioni , cofa negletta dagli al– tri, e fervendoli più volentieri de'me– dicamenti ertemi, e i farmaci pochif- fimo (limando , e nella lor chirurgia parcamente tagliando , ed aborrendo onninamente il fuoco. Ma che diremo noi di quell' altra bella invenzione che pur fi deve a Pitagora e che riefee uno de' più po– tenti ed infieme de' più ficuri e più univerfali medicamenti , che F indu- flria umana abbia fin ora faputo tro– vare , benché per una fatale inavver– tenza fia fiato molti fecoli trafeura- to , ed in quella noflra felice età fi– nalmente rimeflo in ufo della filofofi- ca medicina ? Io intendo del vitto Pitagorico [ i ] , il quale confifieva neir ufo libero ed univerfale di tut– to ciò che è vegetabile tenero e fre- feo, e che di pochiffima o nulla pre– parazione abbia bifogno per cibo, ra– diche foglie fiori frutti e femi, e nel- 1' attinenza di tutto ciò che è ani– ma– la i ] Quello vitto fi trova chiamato dagli antichi con differenti nom i ^**T*0K t fi'»? ò ret I n « * a ; • ptr.à>j . Tloïçaylsi , Ro T'\n <j«->i'a da Efi- chio . Vita inanimata. Mangiare er- bacco Tlo li; ifa y itti da Erodoto. Coena terre/ìris multis oUribus da Plauto &Ci
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