COCCHI - DEL VITTO PITAGORICO - 1794 copia

forme divcrfc restituirgli all'acque [ i ] , lo fanno concepire s'io non m' ingan– no molto lontano da quella ridicola fu- perfiizione che volgarmente gli attri- üuifcono , la quale anco per altri in- dizzi fi vede che egli nel cuore aborri– va [ 2 ] . E piuttosto da queste cofc fi vede ch'egli era pieno di quellofpirito delicato d'innocente curìofità propria de' veri naturalisti , e di quel ragione– vole defiderio di confervare più che è pofTibiie tutt'i corpi organici che fer– vono fé non altro di giocondo e vir- tuofo fpettacolo , e fi conofee in lui un fentimcnto di provida umanità op– posto a cuti genio puerile inquieto e devastatore, che in molti fi olferva di disfare per le loro voglie benché leg– giere qualunque bella ed utile opera del– la natura. Quanto poi fia efficace questo vitto Pitagorico per ottener lo feopo al qua– le come fi è fin qui divifato ei fu prin– cipalmente diretto dal fuo autore, cioè di guardare la prefente fanità del cor– po e di ristabilire la già perduta , può agevolmente comprenderli da chiunque vo- i ] Plut, e Apul. 2 Oltre gli fcrittori della fui vita in più luoghi vegganfi Liv. XL. 29. Plia. XIII. 13. Pluuic Num. p.130.

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