COCCHI - DEL VITTO PITAGORICO - 1794 copia
Entra veramente col cibo una no– tabile quantità di fale o marino o li– mile per condimento , ma ninna por– zione di effo fi converte in no(tra car– ne , difciogiiendofi tutto e diinpando- fì fuori del corpo , ed eflendo quafi per nulla valutabile quella minima parte die non mutata vi rimane . L' acqua che in grandiftlma copia s' in– troduce nel noftro corpo o pura o me- fcolata con altre materie , può bensì molto mantenere il corfo de' noftri umori , e render fluide alcune parti– celle depofte, fervendo loro di veico– lo , e così ella può anco indiretta– mente nutrire alquanti giorni il no– ftro corpo fenz' altro alimento , ma ella non abbandona giammai le lue proprie qualità , benché mefcolata in– timamente colle parti rtofire , né fi converte nella loro natura. Gli altri corpi tutti appartenenti a! regno follile reiiano totalmente cfclu- fi da'cibi umani. Il dubbio verte dun– que tra' vegetabili e gli animali qual delle due follante polla effere più ido– nea a diventare comoda ed utile ma– teria del corpo noftro . Fu già da Plutarco , nel fuo trattato contro al cibarli di carne , moiTa la questione fé tal genere d'alimento foffe natura– le all' uomo , cioè proporzionato alla -
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