COCCHI - DEL VITTO PITAGORICO - 1794 copia
feconda mano da autori che vitìfero molto tempo dopo . La cotidiana e- fperienza poi ci dimoflra che la mag– gior parte degli uomini fono da una eerta naturale minuta invidia portati a detrarre alla lode altrui , maflime de' più ululili , con mahziofi o fallì racconti, mentre molti altri da ftoli- dita e da ignoranza fono indotti ad immaginarfi ed a credere anco le cofe lenza fondamento ed affurde. E pari– mente fi offerva che 1' efpreffioni o- lcure ed allegoriche fono fempre fog- gette ad efferc intefe fecondo il fen- io naturale e proprio delle parole , e di- verfamente dall' intenzione dell' autore. Quindi è che nel corfo di tanti fe- coli è fiata P iftoria di Pitagora tur– bata con sì fìrane ed incredibili cir- coftanze, e fono fiate così alterate le dottrine che dalla fua fcuola efeirono lotto parlar coperto , che non è ma– raviglia fé ne' libri che fi leggono ei fi vegga far figura or di operator di miracoli per la fua bontà ( ì ) , ed era di mago ridicolo e d' impoftore ( 2 ) e che molti di quei che di lui vo- ( I ) Jamblico vita di Tit. »ai'7«ü?a Uh t'çi 7iv.y.r,pT3 7~ç iurfiii'aç ocvrë. ( % ) Laerzio e gli autori citati nel– le note maffime del Mcnagio.
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