COCCHI - DEL VITTO PITAGORICO - 1794 copia

6i moltiinfipidi erbaggi, tralafciandoperò in ciafcuno di quelli metodi i molti altri fallaci o contrarli rimedi, e maf- fime le tanto ftimate carni di vipere, che fono ftate già per molti lecoli inu– tile e pericolofo amefe d«lla medica ciar– lataneria . La medicina anco degli ot– timi antichi abbonda per lo più di far– maci mefcolati molti efficaci e buoni e molti vani e malvagi, i quali non fi pof- fono diftinguere con certa ragione,fe non col mezzo della cognizione naturale mol– to più efatta ne'tempi nollri , per l'au– mento ed unione delle varie feienze . E dalla natura feorbutica dell' cle- fantiafi fi deduce ancora che potevano molto bene effer veri quei racconti mentovati dalmedefimo Areteo[ i ] ch' ei non ardifee di rigettare, benché pa- reflero ftupendi e incredibili , d'alcuni elefantiaci, i quali effendo flati per ti– more del contagio e per le orrende apparenze del male trafportati da' lo– ro congiunti ne' monti e nelle folitUdi– ni, e quivi abbandonati , come anco Aureliano attella che era allora collume ricevuto, furono poi ritrovati e vivi e guariti. Ma non deve già lupporfi che cibfeguiffe per aver effi mangiata qual– che vipera come portava il racconto, mapiuttoilo per la totale attinenza dal cibo [1] Decauf, & fign, Diututa.il, 13.

RkJQdWJsaXNoZXIy ODkxNTE=