COCCHI - DEL VITTO PITAGORICO - 1794 copia

vegetabile coll' alimento olimaie emca- da alquanto la fua malizia , ciacche mol- tiflìmi fono dal piacer della cola in– dotti a dare ad elio la preferenza. Ma non è nemmeno così {piacente a'lenii il vitto vegetabile , anzi l'efpe- rtenza dimoflra clicchi per lungo tempo s' aftiene dal vino e da'cibi di molto fa- pore, acquiftail gufto più delicato e più tino, noneffendole papille nervee del– la lingua e del palato tanto opprcffe , nò la loro azione tanto turbata dalla fovcrchia quantità de' minimi corpufco- li faporifìci, onde le carni e gli cromi e le materie dure ed oleofe abbondano. Oltre che quando anco in quello vitto rimanerle veramente il piacere qualche poco'diminuiro nella fola azione del man– giare, talee" l'influenza che lafanitkha in tutti gli altri piaceri, e talee Y effi– cacia della Pitagorica temperanza perla fanità medefima , e per la lunga vita, che da ogni più accorto vohittuofo van difprczzate e odiate ancora le lufinghe de'fenfiche da effa ne distolgono. Ne diverfo fu il fentimento e il coiìume ài quell'uomo di Grecia , i cui mal in– teri penfieri furono volgarmente cre– duti maeftri di flolida voluttà [ i ] . Altri poi temono che i cibi vege– tabili poifano troppo diminuire il vi– gaEt: f i ] Lièti. X* ti:.

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