COCCHI - DEL VITTO PITAGORICO - 1794 copia

70 mi fono indotto a trattare quello ar– gomento, perchè mi fon'lusingato eh' ei potette forfè piacere agli intenden– ti per la fua novità , non effondo a mia notizia alcun libro di cui quello ila il folo foggetto e che intraprenda divifarne efattamente ¥ origine e le ragioni. Io ho voluto dimoftrare con quei mezzi che mi an potuto fomminiltra- re le due arti critica e medicina , che Pitagora primo inventore del vitto fre- feo vegetabile era grandiffirno fifico e medico , e non punto alieno dall' u- manità più eulta e più difereta , uo– mo prudente ed efperto, e che il fuo motivo nel tanto lodarlo e introdurlo non fu alcuna fuperftizione ne ftrava- ganza , ma il defiderio di giovare al– la fanità e al buon cofturne degli uo– mini, e che perciò ei non ebbe fcru- polo a temperarlo fecondo le occor– renze col vitto animale. Che tal vit– to Pitagorico confiderato come rime– dio foddisfa pienamente a tutto ciò che efigono le notizie più precife della mo– derna medicina, e che è potenti/Timo per impedire o rimuovere o mitigare molte delle più atroci e più oftinate infermità , come ne perfuade la ra– gione e I' efperienza da che in quefti ultimi anni è flato rimeffo in ufo del– la medicina più nobile e più fìcura. On-

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