CORRADI - CIBO PITAGORICO - 1781 copia

PREFAZIONE P itagora nell' atto , che dalla Cattedra nella noftra Italica Scuola dettava fiftemi y che riguardavano quanto mai fojjb fuori di ejjfo lui , e dì noi per pafcere l'intelletto e V animo , non tra/curò dì Jìjìemare peranche ciò che meglio , e più opportuna– mente al nutrimento ed alla confervazione del meccanico nojìro vivere conduce/fé . E però dettando egli canoni e leggi ( come dir fi voglia ) per la Cucina dcili fuoi Uditori e Seguaci, non di carni di Animali ei dijje Quadrupedi, o Volatili , o di Pe* lei imbandite vengano le Menfe di quanti han voglia di più lungamente , e più iànamente vivere, ma foltanto di Vegeta– bili Erbe , di Radici, di Foglie, di Fiori. Ebbe cotejìo Filo- fofanie la fomma difgrazia di non ejjere da tutti intefo , come fovenie la favi a Donna Slobeo fua Moglie n efpofe li giujli la* menfi : e com'egli la trafmigrazione delle Anime avejje infegna- ta , così dalli Silenziarj Scolari fuoi , e da parecchi altri pre» venuti da quel di lui falfo Jìjtema , il divieto delli cibi animale- fchi ~ e la preferizicne delli foli cibi Erbacei, furon prefi nel Jì- nijlro fé ufo dì una faperfliziofa venerazione , eh! egli avejjfe per gli Animali , nelle macchine dei quali le Anime Umane dopo la- morte fcjfero trafmigrate. Ma che chefiane di ciò , egli è indubita» ta cofa , che li Cibi Erbacei fiano più cenfacenti all' Ucmo y per cui vedeji la più parte dei Naturaiijii a quella opinione in- eli

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