CORRADO - IL CREDENZIERE BUONGUSTAIO 1778 - unire pp 85-86!!

X *3 X tapai porzione libre 30 crudo, che cotto l^bre oa $ 11 cenerò libre 11, cannella once 6 , ed ambra once 4 . Di Cioccolata fé ne ha poi libre 33 e once 10* Decima dot . Marignone libre 25 crudo , e do– po cotto libre 19, zucchero libre \v ~ cannella on– ce 4 e vainiglia oncia 1 . Di Cioccolata dà libre * i , e once i c . E' da faperfi però , che il pefo di Cioccolata nelle eia deferitte varie doii non è mai da ottenerlo in quel dato certo ; poiché trovandoli cacào più , o meno feorzuto ; l'attorratura di effo portata ai più , o al meno diffeccamento ; lo zucchero pregno dì più, 0 meno parte impura ; la cannella , o altra droga in minore, e maggiore evaporazione ; e la intiera ma– novra della Cioccolata curata più o meno , fa sì , che un tal comporto viene a dare once più , o once meno del già legnato e delcritto pefo. C A P I T O L O Vi l i. Della prima cottura del cacio. I L Cacào per lo cempofto della Cioccolata , non deve ufarfi crudo, ma bensì cotto . Per averlo « perfezione fi deve affoggettare all' azione del ribal– dato forno . Il calore del forno ha un azàone leggie- riffima, ma penetrante infiéme , che infènfibilmente difleocala parte umida, in cui il cacào contiene ^ama– riccio, fenza che pregiudichi alla parte oliofa, in cut fi contiene la foftama . Il forno toglie al cacào uà qualche difetto, e gli accrefee anche il fopore ; poi- che T alto , e fpaziofo vacuo di effo porge al cacào un comodo da poter efalare quella tanfa eterogenea , che in fé efteriormente contiene , e che qualche vol– ta ancora interiormente ave acquiftata per la fover* chia maturità. Che fé poi del forno non fi voleffe far ufo , deve- lì far ufo di un altroftrumCnto,che le veci di effo ab– bia da farne. Potrà fervire quello portatile di ferro 1 fotta in fotma 41 un groffb tubo , difpoft© entro la B 4 fra

RkJQdWJsaXNoZXIy ODkxNTE=