CORRADO - IL CREDENZIERE BUONGUSTAIO 1778 - unire pp 85-86!!

)( 42 X neraftra decozione in acqua ^ ed indi con ?ucchero fé re cenpone calda bevatma denominata Caffè , la qua– le per >aggtonan penla e ^ e per comune ufo, fi bee la mattina , al dopo pranzo i ed in altre diverfe ore dei giorno a volontà , e piacere * La rimota iftoria de tramandati tempi ci narra y che il primo \ che né faceffè di cctefto feme decozio– ne e bevanda ^ (ia (tato un Monaco Superiore di un Monaftero nel!' Arabia, il quale volendo $ che i fuot Monaci non foffero oppreffi dal fonnó nelle notturne ore del coro, ne: faceffè loro bere di sì calda prepa– rata decozioneÒ Ciò, egli ; apprele dalle Cipre , che pafcolando per colà i e mangiando di tal frut– to , dagli effetti , e dalla relazione del Capraro fi vide, che le tenea libere dal fornio • Altri poi ne vogliono inventore un divoto Mufettì, il quale > per– chè volea, che la Aia notturna orazione fofse più lun– ga di quella degli altri, fenxa efler prefò dal forino , fi ferviva anch* egli della bevanda del Caffè ; ë che anch'egli dalla vigilanza delle Capre l'aveva appre- fOé Ma fenz* altro cercare t il vero ïï è , che l'inven– zione e 1* origine di quefta ufttatiffitna ^ in oggi , be • vanda ne viene dagli Arabi , come cofa eftrat ta da un frutto del patrio loro fuolo . Da eflì pafsò poi ai Turchi, ai Perfiani, ed in feguìto, in tutto TOrien– tée In oggi è comune in tutu T Europa , e fecondo li fcrittori la è coir epoca di circa cento anni • Li Veneziani vogliono , che fièno flati i primi che le diedero ufo in Italia . E febbene in Europa , ed in Italia particolarmente , ebbe molti contrari , e qual– cuno ve n' è anche adeflo ; pure ^ mereè la frequenza, è in oggi nel pia alto grado della lode, e della biz– zarrìa • CA-

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