CORRADO - IL CREDENZIERE BUONGUSTAIO 1778 - unire pp 85-86!!

drica, e dovrà effer pieno per due terzi, giacehe Tazione del funco, agitando in çfla Tumore,lo viene ad ingroffare , e con ciò ad empirne il vaie . Bifo- gna prefiggerli, che r abbruftolatura del Caffè non ad altro dee fervire fé non che per rimuoverlo , a fine di diBeccarne la flemma, ed animarli li fpiriti ; che perciò , addattato /il vafe nel Tuo fornello, (opra len– to carbone acceiò , pel fiio manubrio , e da fpedi- ta mano fi farà raggirare, Bifogna , che di tanto in taaco fi alzi il vafe, e fcuoterlo, acciò il Caffè fi ri- mefcoli , e poffa con ciò egualmente bruftoiarfi. Il turno denio, ed odorofo ? che nell'atto dell'abbrufto- latura tramanderà, farà il segno di effere nel punto di toglierlo dal fuoco; ma per non sbagliare v pru– denza vuole di aprire il vafe, ed olïervarlo • Quando fi vedrà di un color bruno, e che 1' olio , che ha nel fuo interno fiafi già elevato nella fua (uperiïcie, al– lora f\ caverà dal vafe r e fi verferà in altro di pa– tinata creta, nel quale, chiufo , fi farà freddare, $ freddato fi vedrà rientrato in fé nuovamente V ol io. Qui è l'importanza del Caffè a noti far che paffi più di così f abbruftolatura , per non far perdere la parte oliofa , poiché in effa ci dobbiamo confiderare i principi volatili, da dove ne viene la foddisfazion® del noftro palato • Per evitar la perdita dell' olio , e il diffipar de 1 fpiriti , meglio è , che il Caffé fi facci atterrare nel forno, ficcome iì è detto , parlando del Cacào nella manovra della Cioccolata. Il calore del forno va in- fenfibilmente a difleccare del Caffè la flemma , fenza che di elfo (è ne perda il graffo, e con accrefcergl' infieme un grato fapore. Dell' efperienza fon quelle le voci , da la quale prega i bevidori di Caffè a farlo , e la maniera è quefta . Si difpone il Caf – fè entro lamine di rame, o di ferro , e fi afsogget- ta ad un leggiero calore di forno , ufando T at– tenzione di rimefcolarlo di tanto intanto fintanto che fi ve-