CORRADO - IL CREDENZIERE BUONGUSTAIO 1778 - unire pp 85-86!!
X 5 9X Sia la birra de' Tedefchi ; Sien de' Vati ciarlatani 1 Falerni, i Frontignani ; De*Milordi il pone , e il thè t Beva quegli il cioccolatte, Che per pace di cofeienza Crede farci penitenza : Noftro fia un buon caffè. Bacco un giorno adular volle, E al Caffè fu Redi avverfo ; Era allor nel vino immerfo, Né fapea difeorrer più* Perchè amaro , ergo danneggia : Grande error di gran talento! S' egli fé queft' argomento, Di Tofcana onor non fu. Ma chi faggio in petto (erba D'Epidauro il Nume antico; Di liquore alF uom sì amico , Potrà i pregi riferir. Che del vino i trifti effetti, E i vapori affrena, e arreda; Che alla mafia mal digefta Può con forza il varco aprir. Che il foverchio umor diffecca, Scioglie ogni acida crudezza; Voglio dirlo, e la bianchezza Può de' denti confervar . Gran conforto , o medicina, Della vita a mille mali ! Gran follievo de 1 mortali, Che fon fianchi di penar/ Che la vida infievolifca, Io d' infermi un* sogno il credo: Sempre il bevo , e ancor ci vedo ; Né ancor V occhio infievolì .
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy ODkxNTE=