CORRADO - IL CREDENZIERE BUONGUSTAIO 1778 - unire pp 85-86!!

Dunque umore egregio tanto Spi tizi ibi chi non T intende j O chi mifero difcende Dal luo tronco ofcuro, e vii* Ma già Lesbia a noi ritorna Col mimbil lavorio; Già precorre, amico mio, Confolante odor gentil • Così torbido fi beva, Mio Corrado, ië a te piace; 11 Sultano, il Perfo, il Trace; Bevon tutti in modo egual. Se vi accrefci il dolce fucco, Che dà a noi Indica canna, Nemraen Redi lo condanna* Che ne difle tanto mal. Anche, brindili canòri Col caffè perchè non fare ? Ecco io primo il voglio ufare: Sia propizio al voto il Ciel : Prendo a oror del Gran FERNANDO Queffa forfo ; Ei T ha pagato ; E quell'altro è coofecrato A te amico il più fedel Q

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