CORRADO - IL CUOCO GALANTE - 1778 copia

7° T R AT T AT 0 V. D E G L I A N I M A L I A C QU A T I C I. C A P I T O L O I. Dello Storione. O Storione è di gran ftima nelle Menfe de* Grandi , poiché fra gli Acquatici tiene il primo luogo . La fua pefeagione comincia dal mefe d'Aprile,e dura per tut– ta f Eftà . E* Pefce di Mare , ma fi nutrifee d'acque dolci . Quello, che fi pefea ne' Fiumi riefee molto me– glio , che quello di Mare . Di quefto Animale fi ftima mol– to la tefta , la pancia , e 1* uova , delle quali fi fa il Ca– viale . Stortone Lo Storione fi cuoce intiero , e in perii . La prima cot« allaRomo- t u ra f ar a ^ 0 j n ac q Ua CO ndito d'olio, erbette, limon verde , fale, e poche goccie d'aceto; e poi fi ferve con verdura , o pu– re con falfa Ramolata. Al graffo Si taglia lo Storione in una o più fette , s'infilza di lar- perEntrees. ^ e \\[ ^ e fi c u o c e in brodo di Cappone , condito d'erbe, fale , e limon verde. Nel fervido fé le farà una falfa d'acetofa con Coli di Vitello . Alla fan- Si riduce lo Storione in fétte , e fi fa cuocere dolcemente 'émenb. in CaiTarola con vino bianco , butirro , foglie d'alloro , e fpe- zie . Cotto fi caverà, fi farà freddare, per poi infarinarlo, do– rarlo

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