COUGNET DA FLIPPARE- L'arte cucinaria italiana vol I - 1910
X genta, di Montebello, di Palestro, di Solferino, quel patto d ’alleanza pel compimento dell’E- popea gloriosa delle patrie nostre battaglie, che valsero a riscattare dall’obbrobrioso giogo straniero le belle terre irredente del Zombardo-Veneto, ed avviarci verso il compimento della nostra Unità e Indipendenza Nazionale. Unità Nuzionale che, p iù volta contrastataci, p o temmo soltanto conseguire molti anni dopo, e culminare in Roma, là su quel vetusto Campidoglio che vide i trionfi dei dominatori del mondo ; là su quel Gianicolo, dove ora s’aderge la statua equestre dell’eroe dei due mondi, del < cavaliere dell’umanità », che, a Bigione , ad Autun, ad Epinal, nelle fo rre gelide dei Vosgi, cementava nuovamente la soli darietà latina col sangue dei « franco-tiratori » e delle < camicie rosse » , accorse al grido del vecchio « leone di Caprera », per soccorrere i fra te lli, aneli’essi posti di fron te alla invadente prepotenza d ’un’altra aquila griffagna. E con questo tumultuante affluire di gloriosi ricordi pa trio ttici che noi iniziammo l ’o pera nostra, con niente serena e con assai alto il cuore, sapendo che questo pa lp ita all’u- nissono con quello di tu tti i buoni cittadini, i quali comprenderanno il nobile fine cui mira questo libro, che se si svolge soltanto davanti al pacifico fuoco dei fornelli, è stato scritto da vari colleglli che non trepidarono, ai loro tempi, davanti al fuoco delle carabine e dei cannoni austriaci, ed ebbero sempre, in cima delle loro menti, il pensiero dell’ Ita lia Una, In d ip e n d e n te e G rande. E con questi sentimenti nobili e generosi, che la Presidenza della Comm issione del p re sen te L ib ro , i collaboratori ed il compilatore della prim a edizione dell’ A rte C ucinaria in Ita lia , mandano, riverenti ed ossequiosi, un saluto di sentita riconoscenza al loro Re, che, nella Sua A lta Saggezza, ispirandosi ai nobili concetti d i Unificazione della G ran d e P a tr ia la tin a , / ’Ita lia , seppe e volle ordinare che la nostra gloriosa Lingua Materna — che trovò nel padre Dante il più autorevole e potente volgarizzatore — venisse impiegata ufficialmente nella compila zione delle L iste cibarie di Corte, e nominava un’apposita commissione di letterati e di les sicografi affinchè rivedessero le minute obsonarie, p er il preciso e conveniente impiego della terminologia italiana, il p iù esattamente corrispondente a quella francese — in sostituzione di questa, da tanti anni adottata nella Corte dei Sabaudi — , particolarmente p e r l’elencazione e designazione delle vivande, delle portate e dei va rii servizi della messa in tavola. Dato questo saluto augurale al nostro giovane e sapiente Re, noi licenziamo alle stampe questo trattato, a cui, ci lusinghiamo, vorrà fare buona accoglienza il numeroso ceto dei la voratori della mensa — particolarmente cuochi, dulciarii e credenzieri — , tanto p iù se si considera cli’esso ci è costato molti mesi di laboriose fatiche, soltanto in ricerche storiche ed a ltri lavori minuti e precisi di compilazione scientifica e didattica, senza contare quelli accurati degli estensori delle ricette e dei disegnatori delle figure illustrative, onde offrire ai lettori una Metodologia integrale, a ll’altezza di quante la precedettero, specialmente quelle edite in Francia , che sono tra le più complete e le p iù perfette. Noi ci lusinghiamo di essere riusciti, ed ansiosi attendiamo il responso dei nostri col leglli e di quanti coltivano od affezionano la delicata A rte del Dio Como e della Musa Grasterea.
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy ODkxNTE=