COUGNET DA FLIPPARE- L'arte cucinaria italiana vol II - 1911
DEGLI ERBAGGI, LEGUMI, ECC. 481 3 3 5 9 . — Fagiuoli g ro s s i bianchi al burro. Cotti come si è detto nei procedimenti preliminari, ben sgocciolati ed assaporati, legateli con 80 gr. di burro per litro di fagiuoli cotti. Cospargeteli di prezzemolo trito . 3 3 6 0 . — Fagiuoli bianchi alla lion e s e . Fagiuoli al burro addizionati a 125 gr. di cipolle finemente tagliate a fette sottili e rosolate nel burro, con prezzemolo trito sopra. 3361. — Fagiuoli bianchi grattinati. Cotti come si è detto nelle osservazioni prelim inari sui legum i; legateli con sugo tli 'Montone grasso; versateli in p iatto bu rrato e spolverato con pane g rattug iato ; aggiungete dei pezzettini di burro, oppure irro rate con burro fuso, e fate grattinai'e. 3 3 6 2 . — Purea di fagiuoli bianchi alla “ S o is s o n n a is e Ammannite la purea, come di regola, fatela disseccare con burro, e riconducetetela a in s is te n z a normale mediante addizione di latte. 3 3 6 3 . — Fagiuoli ro s s i alla fr an c e s e . Cotti nell’acqua salata con .150 gr. di lardo magro, mezzo litro di vino rosso, 1 ca- r°ta, una cipolla steccata, mazzetto guarnito (per litro di fagiuoli). B itira te il lardo appena c° tti i fagiuoli, dettagliatelo a dadolini e fatelo rosolare nel burro per rimetterlo coi fagiuoli. Legateli con burro manipolato. Della Fagiuolina o Doliea. Appartiene il Dolicos dei botanici alla fam iglia dei fagiuoli, ma è più delicata ed ha granelli picco lissimi. Si coltiva specialmente nei paesi meridionali. Le principali varietà sono : la « fagiuolina dall’occhio » do lico s unguiculatus) ; la «fa giu o lin a lunghissim a» (Dolicos sesquipedalis) e la fagiolina Lablat; tutte qua lità ottime per la cucina, clie vengono ammanite come i fagiuoli. Della Fava. La Vicia faba è pure un legume arcaico, per quanto colpito da interdetto dai preti egiziani, che vede vano iu quel segno nero della sommità del seme come il mal occhio del defunto. In fatti, anche oggidì, la fava è nn cj|j 0 f linebre, o consumato per l ’epoca dei defunti. I romani invece ne facevano pulmenti ed anche Pane pel soldato. Il nome dei Fabii e dei Fabiani è prova che le fave erano molto favorite dai latin i. Infatti verbo italiano favorire trae l ’origine dal latino favere, perchè le votazioni popolari (il referendum dei tempi voluti moderni), per attribuire cariche cittadine, facendosi nei comizi popolari con fave bianche e nere; eletto o favorito risultava quello che aveva ottenuto il maggior numero di fave bianche. L ’Arte Cucinaria in Italia. — 61.
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