COUGNET DA FLIPPARE- L'arte cucinaria italiana vol II - 1911
508 CAPO XI. Ponete sul fuoco uua casseruola piena, per un terzo, d ’acqua bollente, versateci la farina di piselli, e rim estate vivamente. Cuocete per 2 0 m inuti su fuoco moderato avendo cura di fare appoggiare, rimestando, la spatola fino al fondo del recipiente per impedire che la poltiglia s’attacchi e prenda del bruciaticcio. Mescolate fino ad ottenere una po lenta abbastanza densa. Tagliate a dadolini 250 gr. di lardo magro di ventresca affumi cata (bacon degl’inglesi), per ogni 1 {2 kgr. di farina di piselli, e fatelo rosolare in padella, quindi riunitelo alla polentina e continuate a lavorarla; gustate di sale; lasciate in tiepi dire; riempite, col suddetto apparecchio, dei budelli soliti per salciccia ben n e tta ti come di regola. Foggiate dei salsiciotti ordinarii, piuttosto piccoli — come i salsiciotti affumicati d ’Amburgo ed altri d ’origine tedesca — legateli a rocchi, e fateli seccare esponendoli ad una corrente d ’aria asciutta. Qualora voleste servirli caldi, pungeteli con un ago fino, e scaldateli nell’acqua con poco sale. Se voi schiacciate le salciccie stempe randole nell’acqua bollente, o tterrete, sull’istan te, una m inestra di piselli col lardo. Del Pomidoro o Tomatiea. È una pianta solanacea della Persia (Solarium, Lycopersicum), che, in meno di un secolo, ha saputo con quistarsi un posto eminente tra gli erbaggi, al punto da diventare, specialmente in certe regioni meridio nali d ell’Italia e della Francia, un cibo necessario, del quale non si può fare a meno, specialmente come salsa e colato, tantoché di un personaggio invadente che copra molte cariche nel proprio paese, si dice : « è diventato come il pomodoro, che lo si trova in tutte le viv a n d e» . In fatti: dalle minestre o minestroni, da quelle di pasta asciutta, come i « maccaroni colla pomarola » dei napoletani ; dalle insalate crude miste, co’ peperoni, cetrioli, cipolle novelle, ecc., durante l ’estate; dai pomidoro farciti alla provenzale, o sulla graticola, o fritti ; e, finalmente, alla ben nota salsa colata (coulis dei francesi) e conserve in tanti svariati modi ammanite, ed alle marmellate e confetture di pomidoro, questo frutto, rimarchevole pel s u o magnifico colore purporeo, e per le sue belle forme : tondeggiante, piriforme, oviforme, ciliegiform e, e via dicendo, forma la delizia degli occhi e del palato dei suoi num erosi.sfruttatori che l ’adorano.... mangiandolo. Le principali varietà impiegate nella cucina sono: il pomodoro rosso grosso, specialmente il precocissimo; il pomodoro mela rossa senza coste; il rosso L aye ; il p . ciliegia; il giallo-rosso ; il p . Re Umberto; i l p . pesee; il p . Mikado dai frutti volum inosissim i. Gli spagnuoli che importarono dal Messico in Europa i primi po midoro, li denominarono tomatos, come quei sud-americani li chiamano. 3 4 6 6 . — Pomidoro alla p iemon tese . P rendete dei pomidoro, tu tti della medesima grossezza e di forma regolare e non troppo grossi, tagliateli un poco della p arte superiore, cioè verso il picciuolo ; sgranateli ; salateli leggermente, e m etteteli a sgocciolare su d ’uno setaccio. P rep a ra te un risotto bianco non troppo cotto, e finito con un pezzo di burro, del reggiano ed un tartufo bianco ta gliato a dadolini, pepe e noce moscata ; riempite i pomidoro con quell’apparecchio, pone teli in un piatto d ’argento per g rattino con burro fuso ; cospargeteli di reggiano g ra t- tuggiato e burro, fateli asciugare su fuoco vivo ; poscia metteteli nel forno a g rattinare per un istan te. Serviteli nello stesso piatto con un po’ di sugo ridotto. 3 4 6 7 . — Pomidoro al grattino. P rende te dei pomidoro di media grossessa, tag liateli per metà, spremetene l’acqua e sbarazzateli dai sem i; salateli leggermente, fateli sgocciolare ponendoli su d ’uno staccio;
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