COUGNET DA FLIPPARE- L'arte cucinaria italiana vol II - 1911
DELLA DULCIARIA 643 ben caldo, e mettendoli nella frittu ra abbiate ben cura d ie il disotto del bignolo — cioè la parte che toccava la spianatoia — tocchi per ultimo la frittura. Nell’estrarli dalla p a della, praticate un ’incisione di fianco a cadmio ; quindi per questa fessura, introducete, mediante un cucchiaino, della confettura o marmellata di fru tti, a scelta, in ciascun bignolo. 3 8 4 3 . — Bitjnoli di monaci (Bunuelos de fra ile - Cucina spagnola). M ettete in casserola 2 cucchiaiate di stru tto fresco; 2 decil. d ’acqua, ossia un bic ch iere; 4 cucchiaiate di zucchero e la rasu ra della buccia d’un limone; situate il recipiente in pieno fuoco; all’ebollizione, ritira te dal fuoco ed aggiungete, in una sol volta, 4 cucchiaiate colme di fior di farina; lavorate vivamente colla spatola e disseccate, di fianco al fuoco, fino a che la pasta non si stacchi dal fondo della casserola. Lasciate intiepidire; aggiungete, poco a poco, 3 uova ; stendete il preparato su platina ingrassata, e, allorquando la p asta sarà fredda, dividetela in losaughette o quadratini, che m etterete a friggere e che serv irete dopo averli spolverati con zucchero al velo misto a cannella in polvere. 3 8 4 4 . — Tortellini alla fiamminga (olieballen). Ponete 200 gr. di farina sulla spianatoia, p raticate la fontana ; stemperate una cuc chiaiata di zucchero, a ltre ttan to di burro fuso, 10 gr. di lievito, 4 decil. di la tte ; b a t tete la pasta fino a che, sollevandola, si stacchi dalle d ita ; aggiungete un pugillo di zibibbo di Corinto, altre ttan to di uva passa sultana disacinata ed un pizzico di cannella. F a te levare la p asta a coperto ; allorché sarà raddoppiata di volume, prendetene delle por- zioncelle con un cucchiaio da tavola e lasciatele cadere in una « frittu ra » calda d ’olio o di grasso (non bollente però), rim estate spesso colla schiumarola. Le pallottole co tte, sgrondatele e rotolatele nello zucchero in polvere. Si possono servire calde o fredde, contem poraneamente ad una salsa o marmellata di fru tta piuttosto liquida, oppure con lattem iele. 3 8 4 5 . — Crespelli alla f r a n c e s e ( Crèpes>. P reparate una pastella da friggere nella seguente maniera : m ettete in uua terrina un litro di farina di frumento, 6 uova intere, 2 o 3 presine di sale fino, 2 cucchiaiate di vecchia acquavite, e qualche goccia d ’acqua di fior d ’arancio per odore, oppure della scorzetta d’arancia o di limone finemente g ra tta ta . Stemperate il tu tto con metà llcqua, per modo da ottenere una p asta che sia come una crema un po’ chiara. L a sciatela riposare durante 2 o 3 ore. A l momento di fare i crespelli, fate scaldare dentro una padella, su fuoco chiaro, un pezzetto di burro o di sugna, qualora non preferiste una piccola cucchiaiata d ’olio d ’oliva. Versate allora nella padella una cucchiaiata di pasta, che distenderete, come uno strato sottile, su tu tto il fondo della padella. Quando il cre spello sarà cotto dalla faccia inferiore, voi lo farete saltare con destrezza, con un colpo secco e forte battu to sul manico della padella per raccoglierlo capovolto dalla faccia opposta. Quando sarà cotto d all’altra faccia, lo farete scivolare su d ’un piatto largo e rotondo, che spolvererete di zucchero. R innovate il liquido di frittu ra come per il Primo crespello, e procedete, nelle stesso modo, pel secondo, e successivamente per tu tti 8 'li altri, finché avrete pasta da friggere. Serviteli ca ld i; sono molto migliori che freddi.
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