COUGNET DA FLIPPARE- L'arte cucinaria italiana vol II - 1911
644 CAPO XV 3 8 4 6 . — I Blinis (Pasticcetti russi). Sono delle specie di crespelli (c répes dei francesi) di farina di segale o di frumentone. I russi, parti colarmente durante il Carnevale, ne fanno un consumo enorme e ne offrono volentieri agli ospiti che vanno in visita anche nelle case più borghesi. Lo stesso si fa in Italia con le sfrappolc a Bologna, co’ crostoli o galani a Venezia, co’ cenci o bioccoli a Firenze, cogli intrigoni a Reggio Em ilia, colle ganse a Nizza, ecc. N elle case ricche, almeno due volte per giorno, i servitori circolano, intorno alle tavole, colle guan tiere d ’argento, dove, sulle salviette ricamate a punti policrom i, stanno impilati i blinis. Questi pasticcetti vengono accompagnati, a parte, da salse al burro fuso, o da panna montata; oppure da uova sode finamente tritate, che servono a spolverare i blinis , ed altre sim ili salse dolci, creme, e via dicendo. Eccone la ricetta favorita da una gran dama russa a Mr. L e Batourine, redattore del giornale Le Gourmet di Parigi. « Fate bollire tre quarti di litro di la tte cou 63 gr. circa di burro fluo, aggiungete 250 gr. di farina e mescolate colla spatola per ev itare i grumi ; ritira te dal fuoco e la sciate raffreddare sino alla tem peratu ra del la tte appena m un to ; poi m ettete il vostro lievito, che av rete sciolto prealabilmente in un mezzo bicchiere di la tte ; aggiungete della farina, se la pasta non vi sembrasse abbastanza consistente, rim estate il tu tto e lasciate montare. Quando la pasta sarà levata, aggiungete G tuorli d ’uovo sb attu ti, 250 gr. di burro fuso, mezzo litro di latte, e pigiate questa miscela du ran te tre qu a rti d ’ora, poi lasciate levare in un luogo tiepido. Allorché la p asta sarà sufficientemente levata, scio glietela con un po’ di latte, 15 m inuti prima di cuocerla, sino a consistenza voluta. A g giungete gli albumi d’uovo, montati a neve, insieme a della panna, del sale ed un po’ di zucchero. Poi m ettete al forno su dei piccoli stampi rotondi in legno ; appena una faccia è ben dorata, voltate facendo saltare come per i crespelli. Si prepara la pasta per i blinis circa 3 ore e mezza prima del pasto ». 3 8 4 7 . — Budino di semo la -man ioca all’Alkermes. Ponete a marinare, fin dalla vigilia, nel rosolio d’Alkermes (vero di F irenze dei frati di S. Maria del F iore, o di Val d’Etna), alcuni fru tti canditi oppure giulebbati, come prugne « regina Claudia », pere m artine, cedrato, ciliegie, una fetta d ’ananasso tag liata a dadolata. P rocuratev i della fecola o farina di vero Wlieat-Manioc , che si p resen ta sotto forma di semolino, ed è molto digeribile, quando sia di vera provenienza coloniale. M ettete dentro una casserola G decil. di la tte , mescolateci una cucchiaiata di zucchero vanigliato, con un pezzettino di burro, ed un granello di sale. Appena il la tte alzerà il bollore, versateci dentro 125 gr. di wlieat-manioc, che lascierete cadere a pioggia da una mano, mentre rim esterete coll’altra mediante cucchiaio di legno. Quando la miscela sarà liscia, aggiun geteci, moderatamente, dello zucchero in polvere, ritira te la casserola sull’angolo del for nello per lasciarvi cuocere, duran te 10 a 12 minuti, questa prima preparazione. Quindi versate in un’a ltra casserola, ed incorporate immediatamente alla d e tta miscela un pezzo di burro, diviso in frammenti piccoli, e da 5 a G tuorli d ’uovo, rimestando sempre col cuc chiaio. R itira te dall’alkermes i fru tti già da 1*1 ore imbevuti di rosolio, e mescolate hi dadolata alla preparazione. F ru sta te vivamente 4 albumi d ’uovo con qualche cucchiaiata di doppia panna e montateli a neve, che aggiungerete, insieme a qualche cucchiaiata di panna montata adagino e poco per volta, al composto del bodino, ottenendo l’amalgama con precauzione. B u rrate uno stampo cilindrico u n ito ; versateci l’apparecchio da bodino; ponetelo in bagnomaria, fate cuocere nel forno du ran te tre qu arti d ’ora. Appena sformato, rovesciate il bodino su piatto, e irroratelo coll’alkermes dove marinarono i fru tti canditi, aggiungendo del rosolio nel caso fosse troppo scarso.
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