COUGNET DA FLIPPARE- L'arte cucinaria italiana vol II - 1911
706 CAPO XV. un mezzo bicchiere d ’acquavite oppure di latte. Form ate con questi ingredienti una pasta ben liscia e alquanto consistente che spingerete col palmo della mano, due volte, innanzi a voi, sulla spianatoia, a porzioni (fraiser dei francesi); ciò fatto, lasciate riposare la pasta du ran te un ’ora in sito fresco, dopo averla coperta con pannolino. Foderate quindi con questa pasta una fo rtiera; guarnitene l’interno con dei m irtilli addizionati di zucchero; poi fatela cuocere al forno di calor moderato duran te mezz’ora, Cotta, sfornatela, fatela scivolare sul piatto di servizio, quindi spolveratela di zucchero e servitela. P rep a ra te in due placche uguali, uno strato di biscotto genovese e l’altro di marenga fatto a crudo; stendete la p asta dello spessore di cent. 2 e m ettete a cuocere in forno di calcr moderato. Cotta, lasciatela raffreddare completamente. P rep a ra te la seguente crema: in una casserola fate bollire un litro di la tte con un baccello di vaniglia e cor- marenglie che av rete già preparato, incominciando con un fondo di p asta secca, di forma rettango lare ad uso volume in foglio; sopra questo fondo porrete la metà della lastra di biscotto, sopra la quale stenderete uno strato di crema, collocando sopra a questa quella di marenga ben secca. Sopra della marenga un altro strato di crema e sopra a questa ancora l’altra marenga, e finalmente l’altra metà di biscotto genovese. Così pre parato, con l’aiuto d ’un cucchiaio, uguaglierete le quattro p a rti ben pari, inzuppandole con liquore di albicocche; raffreddato, ricoprite con un fondente bianco, lasciando uno spazio triangolare per ricoprirlo di fondente rosa. In uno degli angoli collocate un molino a vento, con quattro pale: due fissate al mulino e due ro tte al piede dello stesso. Una striscia sul davan ti porterà scritto: Quijote, ed ai lati col cornetto decorate il trofeo di spada, lancia ed il classico catino da barbiere che serviva di cappello a Uon Quijote (F . figura 164). Ponete 250 gr. di farina sulla spianatoia ; formato il cratere, versateci dentro un pizzico di cannella regina in polvere finissima, tre tuorli d ’uova sode passati per setaccio 4103. — Torta “ Don Quijote „ (1). feccia d ’arància. In un ’a ltra casseruola m et te te IO tuorli d ’uovo, 250 gr. di zucchero e 15 gr. di fecola di patate. R imestate adagio e, poco per volta, fate incorporare il latte già bollito, facendo cuocere tu tto assieme, senza tralasciare di rim estare con un cuc chiaio di legno fintanto che la crema sia cotta. Allora levatela dal fuoco ed unite alla crema o ttenu ta un bicchiere di liquore menta glaciale, oppure di maraschino. Quando la crema sarà completamente fredda, m et tetela in un tegame, togliendo la corteccia d ’arancia e la teca di vaniglia. In seguito, guarnite le la stre di p asta genovese e di Fig. 164. — Torta « Don Quijote ». 4104 . — Torta alla b in tzer. (1) I l celebre eroe del romanzo cavalleresco di Cervantes. Dalla rivista « Il Gorro bianco » di Madrid; ricetta del sig. Teodoro Bardajal. Soltanto che il disegno è stato sbagliato nei dettagli.
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