CUOCO DI FAMIGLIA - 1898 copia
0 Eccettuato il caso di persone alquanto timide, le quali con qualche modo scherze– vole voglion' essere animate a mangiare, o bere, non deve il padrone insistere perchè i Convitati mangino o bevano più di quello che il loro stomaco comporta, riè dar segno di accorgersi dell' altrui inappetenza se non alla sfuggita, e appena per far capire ch'e– gli, più che di se, è degli altri premuroso. Laonde non dovrà mai porgere eccessive lodi alle vivande ed ai vini dei quali fa trattamento, quasi sembrasse tacciare d'i- gnoranza o di villana ostinatezza chi non vuole, o non può gustarne. Procuri finalmente il padrone di casa che durante, come prima e dopo il pranzo, la conversazione si mantenga fra i Commen– sali vivace, ma piacevole, schiva di motti pungenti e maligni che possano in qualche modo offendere 1' altrui suscettività : e so– prattutto deve impedire che alcuno divenga trastullo degli altri. Sarebbe poi doppia– mente biasimevole la cosa, ove il padrone stesso volesse prendersi giuoco de' suoi o- spiti, ridendo con qualche scherzo villano a loro spese.
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