Confetturiere piemontese - 1790
una quantità di piccole bacche , o fiati - coccole ammaffate V une fopra 1- altre. Devono quefte fceglierfi groff e , matu– re , e piene di fugo dolce , e vinofo : ii crede, che effe fiano antinefritiche , antifcorbutiche , e buone per li bigliofi, e per quelli, che hanno umori acrt, e troppo agitati . Si pratica Tufo del fiore di dette more contro V infiammazione degli occhi , e contro la rifipola; le foglie , e le eftremìtà de' rami di queft* arbofcello s' impiegano a fare gargarismi per le gengive , e per il mal di gola . La ftagione delle more di rovo è alquan– to più tarda di quella delle fragole* Campofla di ampole. Prendete more di rovo mondatene quanto bafli per far la comporta che volete, indi fate cuocere mezza libbra di zucchero al giurto punto di cottura della gran piume , poi mettetele dentro le dette more, togliete indi dal fuoco il zucchero , e tenendo il bacino per le maniche andate dolcemente dimenando , e dopo un quarto d' ora rimettetelo fui fuoco, e fatel e dar un picco! bollo, indi ritiratele prima che fi rompano , e fi mette ogni cofa ne' vafi .da comporta, con cui dovet e fervire* *
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