Cucina degli stomachi deboli - 1862 copia
RELATIVE AL BUON GOVERNO DELLE VIE DIGERENTI. XVII zione quotidiana di 1,000 grammi di pane e di 285 grammi di carne (senz'ossa) fornisce 130 grammi di materie azotate, ossia 20 grammi di azoto e grammi 331,46 di carbonio, rispondenti ai bisogni quoti– diani dell'uomo. Lasciato questo canto, che senz'esso Può star la storia, nè saràmen vera, continuiamo nel nostro argomento. 1 7. Al pranzo convengono cibi forti, ed anche tali che la mattina non sarebbero facilmente digeriti. Il manzo; l ' a r r o s t o; le verdure cotte; qualche farinaceo; l'insalata; i formaggi grassi, ma piuttosto giovani (Post carnes causeus adsit); qualche dolce; qualche frutto crudo: cibi tutti che i nostri denti debbano t r i t u r a r e, formano un mischio opportunissimo per l'opera della digestione. 1 8. L'uomo è onnivoro. Gli giovano quindi le carni, i legumi, le paste, il r i s o, i f r u t t i, le sostanze erbacee ; e più 1' unione di tutte queste sostanze, che non una sola presa in dose sufficiente. Piglia il cibo con misura Dai due regni di natura. — Q u i, come si è detto più sopra, torna ancora all'uopo l'avvertenza di lasciare da parte tutti quei c i b i, specialmeute sostanziosi, che furono già triturati dal cuoco. Del resto, abbiamo due precetti che mollo concedono all'abi– tudine. Uno di questi è d'Ippocrate, e l'altro delia Scuola di Salerno. A longo tempore consueta, etiamsi fuerint deteriora, insuetis minus turbare solent. — Omnibus assuelam jubeo servare dietam. 1 ®. Inter prandendum scepeparumque bibendum. Altro giustissimo precetto della Scuola Salernitana che insegna di bere poco e spesse volte al pranzo. Noi diremo di più. Al pranzo si berà dell'acqua fre– quentemente e poca alla volta, fino a che se ne sia trangugiata mezza bottiglia o più; e solo dopo la bibita dell'acqua, fatta tra un piatto e l'altro, sarà lecito passare al vino e berne qualche mezzo bicchiere (1). Il vino bianco, bevuto prima di pranzo, è diuretico, ma sale al capo e rinserra lo stomaco : i l rosso p o i, bevuto ai p r i mi bocconi, non per- (1) Il y a trop de vin dans ce mondepour dire la messe;il n'y en a point assezpour faire tourner les moulins, donc il faut le boire, diceva, il procu– ratore di una Abbazia di canonici regolari, nascondendo molta profondità di veduta Botto parole così semplici. 2
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