Cucina degli stomachi deboli - 1862 copia
1 HO R I C E T T E U T I L I. Gli fluidi fanno diventar rossicci i colori n e r i, i f u l v i, i violetti; distruggono i gialli leggieri e fanno passare all'azzurro il verde delle stoffe di lana; rendono pallidi i gialli più intensi, fanno rossicci i pon- seau, ed ingialliscono l'azzurro tratto dal campeggio e dal solfato di rame. — Si restituisce in questi casi il primitivo colore alla stoffa, imbevendola di ammoniaca liquida od esponendola al suo vapore. Se p o i, svanita la macchia, resta all'intorno di essa ciò che suolsi chia– mare cerchio di alterazione, bagnisi leggiermente e più volle con un pannolino imbevuto di etere. — L'orina putrefalla, contenendo del– l'ammoniaca, può servire benissimo al pari di essa ed in sua vece. Il colore giallo-rossiccio che prendono gli abiti di colore oscuro sotto le ascelle in causa del sudore, non può farsi scomparire se non con una soluzione debole di stagno nell'acido idro-cloronitrico, che in tintoria vien detta composizione per lo scarlatto. Se poi ti accade troppo spesso, per facilità al sudore, di veder arrossati i tuoi abiti sotto le ascelle, puoi foderarle con due mezzelune di pelle fina, ver– niciata, e in tal guisa impedirne l'arrossamento. 308. P er t o g l i e re le m a c c h ie di u n to d al l i b r i. Qualche goccia di etere basta il più delle volte. Se le macchie non svaniscono con questo mezzo, scalda il foglio macchiato ed applicavi della carta asciugante finché si imbeva dell' unto ; poi con un pen– nello intinto nell'essenza di trementina, ben pura e scaldata fino al– l'ebollizione, applicane da un lato e dall'altro del foglio dove è mac– chiato. — Per ridonare al foglio la sua bianchezza passavi sopra leggiermente con una piccola spazzola bagnata nello spirito di vino rettificato.
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