Cucina degli stomachi deboli - 1862 copia
X XX Q U A L I FHA GLI ALIMENTI favore generale di 'che si onorano. Le barbe di becco non convengono agli stomachi deboli e irritabili. La barbabietola cotta e in insalala è rinfrescante e rilasciante , ma frigida. I sèdani ( in m i l. seller) cotli hanno meno di aroma, ma riescono più facilmente nutrienti. Quanto alle civaje o legumi propriamente d e l t i, se verdi e messi a cuocere nell'acqua che bolle, si possono paragonare alle castagne ed ai pomi di terra ; ma i secchi vanno messi a fuoco nell'acqua fredda perchè abbiano il tempo di r i n v e r d i r v i, altrimenti sarebbero nocivi. 4 8. I ramolacci^) non essendo un vero alimento, ma bensì uno stimolo indigesto, lasciali a chi li vuole, non altrimenti che i citrioli ( in mi l. cocumer) freschi in insalala, il kren, i funghi, e simili. E, parlando di questi u l t i m i, sia detto, in passando, erronea essere la volgare credenza che il cuocerli con certi vegetabili o metalli valga a toglier loro il veleno se sono di specie velenosa. Molli dei funghi non mangerecci lasciano terso e lucente il cucchiajo d'argento che si ponga a bollire con essi, mentre all'opposto le tante volte ne esce annerito quando lo si mette a cuocere con funghi di specie non ve– lenosa. 4 f >. Tra i frutti crudi ottima è l'uro matura, e con essa si fanno talora delle cure sorprendenti di malattie croniche; ottime le pesche (2), le meliache, le pera, le mela, le ciliege, le marasche, ma non così le nespole e le susine ( in mi l. brugn), che sono astringenti le prime e lassanti le seconde. Frigide sono le fragole, ma con sugo di limone o con vino e zuc- caro riescono più facili a digerirsi dei lamponi. — I poponi ( in m i l. melon) sono da lasciarsi al pari dei cocomeri (in m i l. inguri), perchè frigidi, di difficile digestione e tali che tornano per molte ore a gola. 2 0. I frutti vogliono essere colli in istoviglie di terra verniciata e non nel r ame; c h e, conlenendo essi degli acidi l i b e r i ( 5 ), s'appro- ( 1) Cotti come le rape ed in insalata riescono alquanto meno gravosi allo sto– maco che crudi. (2) Pochi sanno che le pesche sono eccellenti anche cotte nell'acqua alla ma– niera con cui soliamo farvi cuocere le uova da bere. (3) Dai fruttisi estraggono gli acidi malico, acetico, citrico, tartrico, ossalico e gallico; ma non si trovano mai tutti riunitin UD sol frutto.
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