Cucina di famiglia - 1921 copia DA FLIPPARE
228 rare, e ripetete la me d e s i ma operazione più volte, finché il composto siasi gelato. A l l o ra sbattete più che mai e con forza il vostro gelato, s t r i s c i a ndo s emp re c ol mestolo sulle pareti d e l la sorbettiera, facendo tuttavia g i r a re questa, e n on cessate se n on qu a ndo il gelato me d e s i mo a b b ia preso l'aspetto di u na ma n t e ca c ompa t ta ed u n i f o rme. Og g i g i o r no vi sono anco molte ma c c h i ne di v a r ie spe– cie c on le q u a li si può, in breve tempo, gh i a c c i a re q u a– l u n q ue gelato. Occorre avvertire che q u a n do il gh i a c c io a l l ' i n t o r n o, s c i o g l i e nd o si in parte, si sarà abbassato alquanto, dovrete levare al secchio il t u r a c c i o lo che ne c h i u de i n f e r i o rme n te il b u c o, e da questo lasciare u s c ir l'acqua, r i c o l ma n do il vuoto c on altro gh i a c c io ed altro sale. Ed an c he avrete c u r a, o g ni qu a l v o l ta vi occorrerà di a p r i re la sorbettiera, di n on f a r vi cader dentro né sale, né gh i a c c i o, il che g u a– sterebbe o g ni cosa. P r o n to che sia il gelato, servitelo subito in b i c c h i e r i, o in p i a t t i ni adattati : ma se dovrete l a s c i a r lo per a l c une ore n e l la sorbettiera, vi converrà, p r i ma di s e r v i r l o, sbat– terlo nu o v ame n te n el mo do i nd i c a t o, affine di a s s i m i l a r ne l ' i n s i eme, poiché il l ungo riposo ne farà i n d u r i re ma g– g i o rme n te la parte più v i c i na alle pareti d e l la sorbettiera. M A N I E RA DI CONS E R V A RE IL SUCCO D E L LE E R U T TA P ER LA P R E P A R A Z I ONE D EI G E L A T I. Onde poter fare i gelati di f r u t ta anche nelle s t ag i oni in c ui queste n on si trovano, c o n v i en p r o v v e d e r si a tempo o ppo r t uno delle v a r ie sorta di frutta che me g l io si presta– no a tali p r e p a r a z i o n i, e s e r b a r ne il succo n e l la s ua n a– turalezza e c ol suo p r o f umo inalterato. Il mo do di procedere p er ottenere que s ti v a n t a ggi è assai s emp l i c e . Prendete la quantità di f r u t ta che può a b b i s o g n a r v i, c ome p er esempio : ciliege, fragole, "lamponi, r i be s, a l b i– cocche, pesche, purché in stato di perfetta ma t u r i t à: to– gliete loro il no c c i o l o, se lo h a n n o, pigiatene o g ni specie separatamente e passatele allo staccio c r u de ; p oi r i e m p i– tene tante bottiglie nere f o r t i s s ime, le q u a li turerete a for– za, legandone il t u r a c c i o lo c on un laccio di spago, o fll di ferro in croce. Mettete p o s c ia queste bottiglie in u na g r an caldaia, avvolgendole con pag l i a, o c on stracci, onde n on cozzino i n s i eme e si r omp a no ; versate n e l la c a l da ia
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