Cuciniera piemontese - 1771 copia
*d un piene caneftro mandonne da Roma a Tra» jano , il quale guereggiava contro dei Parti « V altro e il cucinaio di Antonio, ;/ quale a-^en- do faputo piacere con le fuevivande a Cleopa– tra /fu dal Padrone premiato col dono di una cit– tà .E perche /iìpotrebbe da alcuno dubitare della verità di cosi ftraordinar io regalo f diròcojanon folamente vera , ma anche non lontana dalla noflra memoria. Ed e che nel mefe di Mag– gio del 1770 un cuoco Piemontefe nominato Do– menico Koccetti fu da un nobili£mo poeta Brefciano celebrato col feguente fonetto . Macello, ed efierminio delle genti Polveri , Jali, fuchi ingrati f amari, Decozioni, ejtratti , latto 1 ari, Pozion folutive , e refringenti : E voi fotti li fluidi argomenti, .Altro che quei, che imbrogliangli fcolari, Voi tutti infin tr<vati un ci 9 e rari Pcrr minorar la Jpezie dei % iventi, £ual mortale veleno corro/ivo Finche avrà ménte jana, ed intelletto Tutti Jolenaemente •• / proferivo • 0 garbato Domenico, 0 perftto Medico Jalutar per t*ner vivo; Che pi pur mille volte benedetto. Più vale un jol tuo detto, Un parto fi del tuo faver profondo, Che tutta infiem la facoltà del mondo • Per me non r> i nafconio ; Aver vorrei la lecca da ogni parte Per affaggiar tuoi cibi, e per lodarte • Un miracol dell" arte, Un prototipo ver chiamar ti puoi JDal del tonceffo per Jalate a noi * A 3 Fr*
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