Cuciniera piemontese - 1798 copia

Piemontese 12 J il d i t o, ed abbastanza lunghi, acciocché sieno fermi come si è detto. Quando la carne è attardata • si può avviluppate in un pannolino net to, e mettere in un cat ino, o in una pi* gnatta con acqua sufficiente, del sale, dell* erbe f ine, de l l ' a l l oro, della majorana t de'ga– rofani , e de' mar roni, e se si vuole , un pez* to di lardo , o tre oncie di midolla. Questa carne si fa cuocere finché i l brodo sia consu– mato. Si riempie la pignatta di v i n o, che non sia freddo ; se si vuole la salsa dolce, v i si aggiunge del zucchero , e della cannella» Ma nel bue alla daube quando egli è cotto , bisogna contornarsi di mettervi un poco d ' agresto, o d ' ace t o , poiché il vino lo rende– rebbe duro» Ho rs d'oeuvres. Si chiamano hors tPceuvres in materia di cuc ina, tutti i piatti che si mettono in tavo– l a, che non sarebbon necessari per render un pasto compito. Non se ne mettono guari, se non quando vi son molti piatti da servire , oppure in un picciolo pasto per risparmio de* gli antipasti, che costano di più. Entrée , o sia antipasto. Termine di cucina. Questa è una sorta di v i vanda, di cui servesi immediatamente do– po la zuppa, o la minestra. Rare volte ser– vesi d*arrosto per gli antipasti, ma assai spes– so F i

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