Cuciniere italiano moderno - 1851
23* l 'avvertenza però di glassarle, dopo cotte, con Fagra ( n. 748). — 993. B i s c o t t i ni di f r u t t i. Prendete alquante pesche, o albicocche, o pere, o mele: mondatele: cuo- cetele senz'umido e a pezz i; scolate l ' umi do; passa– tele per istaccio; pesate la polpa per aggiungere al– trettanto zucchero sopraffine; prendete tre chiari dì uovo, se il peso della polpa è una l ibbra, sbattete i l tutto insieme per un ' o r a; quando questa pasta sarà divenuta soda, ponetela sulla carta a pezzi della gros– sezza di un mezzo uovo e cuoceteli ad un fuoco tem- peratissimo. — 99 <4. B i s c o t t i ni di ma r me l l a t a. Mettete in una catinella due cucchiaiate di marmellata di qua– lunque specie di frutto, scorza di limone grat tata, mezza libbra di zucchero sopraffine polverizzato, quat– tro tor li d ' uovo; sbattete i l tutto per mezz ' ora, dipoi metteteci otto chiare d'uovo montate, e tre once di fecola di patate o fior di f ar ina; formatene varie pal– lette, ovvero ponetele in cassettine di carta adattate ; fatela cuocere a lento fuoco. — 995. P a s t i ne di ma n d o r l e. Con due l ibbre di mandorle dolci sbucciate si uniscono cinque chi ari d'uovo nel tempo che si pestano; quando siano ben tritate vi si unisca una l ibbra e mezza di zucchero in polvere; s' impasti bene il tutto con scorza di ce– dro o d'arancio grattata; si spiani questa pasta e si tagli di quella forma che più si crede a proposito; si mettano queste pastine sopra la carta spolverizzata con zucchero e farina mescolati, e posta su di un te- gl ione. Si passano ad un forno di calore mite, e quando abbiano preso un poco di colore si cuoprano con l 'agra ( n. 748), rimettendole in forno onde si prosciughino. Volendo uni re questa pasta con la cioccolata, si metterà mezza l ibbra di questa grattata ben fine per ogni l ibbra di mandorle. — 996. F o r o n c e l li a l l ' i t a l i a n a. Prendet a l– quante mandorle sbucciate e pistacchi, tritateli e met-
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