Cuciniere italiano moderno - 1851

241 densa come il pane. Quando sarà ben lavorata si for– meranno tanti pani a piacere; si pongono sopra una carta grossa ed un t a: si fanno l ievi tare, si dorano con uovo sbattuto, e si cuocono come il pane. Osser– vate che la pasta non esca di lievito perchè divente– rebbe agra. Con questa pasta si fanno eccellenti b i– scot t i, buone ciambelle, ed è buona ancora tagliata in pezzetti e fritta. •— 106. ì Jova filate. Prendete una quantità di zucchero secondo il bisogno, e tiratelo a cottura di per la; avrete già preparati in un vaso alquanti rossi d ' uovo, cui sia stata tolta la piccola pelle che li ri*? cuopre, e che siano stati ben frul lat i. Mentre lo zuc– chero bo l l e, per mezzo di un imbuto con un buco * sottilissimo colatevi dette uova, formando in tal guisa sottili vermicel l i. Tostochè sono rappresi levateli con mestola forata, e poneteli in un piatto sopra ad a l– quanti biscotti, e quando sono tutti fatti conditeli con un poco del detto zucchero. Se li volete asciutti, metteteli in un piatto senza biscotti ed in luogo asciutto e tiepido. — 909. C i a l d o n i . Disfate della farina ed altret– tanto zucchero con buon latte o acqua, con un poca di but irro liquefatto od olio, ed a consistenza di una farinata densa. Aggiungetevi un poco di acqua di fior di arancio e qualche uovo; fate scaldare delle forme di ferro fatte apposta per cialdoni sopra un fuoco gagl iardo: gettatevi una cucchiajata framezzo della vostra farinata. Chiudete la forma, ponetela sul fuoco per un momento, rivoltatela perchè la pasta possa prendere un bel colore; staccate il cialdone, cotto e avvoltolatelo come un cartoccio ; teneteli in luogo asciutto e ben caldo e serviteli freddi. Vi è chi vi mette degli anaci ben pul i ti che fanno molto bene. — 9118. Ceealiii ì e ba s t onc e l l i. Vi servirete della stessa pasta suddetta dei cialdoni, ma la forme– rete più densa aggiungendo zucchero e farina per Cuciniere 14

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