Cuciniere italiano moderno - 1851
285 cao, la cannella, l ' ambra grigia e lo zucchero di vai- nigl ia. Mescolate tutte queste polveri e trituratele nuovamente collo zucchero onde si formi una pol– vere ben pastosa la quale chiuderete in un vaso ben tappato. Questa polvere aromatica è fortificante, ed eccita l'appetito ai convalescenti. Se ne mette una cucchiajata in una minestra di r i so, o in uria tazza di latte. G li Spagnuoli la prendono in dose di un mezzo grosso in una tazza di cioccolata. •— 945. C i o c c o l a ta e lati!e o toaverese. F i – nite di riempire un mezzo bicchier di latte ben caldo con cioccolata frullata — 94®. P o n e i . Ponete in un bicchiere comune tre cucchiajate da tavola di eccellente rum e un poco più se desiderate il ponce più carico, due cucchiajate di zucchero in pani polverizzato ed un cucchiaino da caffè di sugo di l imone: empite il bicchiere con acqua ben calda : passate per istaccio di seta in altro bi c– chiere sul quale spremete, dopo passato, l ' essenza delle scorze di limone. Servitelo caldissimo. Se lo trovate poco dolce e troppo spiritoso, ag– giungetevi un poco di giulebbe, se troppo dolce e poco spiritoso un poco di rum. In quel li che farete dipoi vi regolerete secondo il pr imo. — 94*. P o n ce a l la p a r i g i n a. Mettete in un vaso adattato un rosso d'uovo fresco ; versatevi a poco alla volta il ponce fatto come sopra : frullatelo bene con frul l ino acciò faccia un ' a l ta schiuma. Se si sarà troppo freddato ponetelo un poco sul fuoco sempre frul lando acciocché venga ben caldo; versa– telo in un bicchiere assai grande acciocché v ' e n t ri tutta la spuma. — 94S. P o n c e al l at t e . Fate il ponce come qui sopra è descritto (n. 946), ma senza agro di l imone, e in luogo di acqua servitevi di una mescolanza di acqua, di thè e lat tea porzioni eguali, aggiungendo nell ' infusione di thè, se vi piace, uno stecco dj cannella.
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