Cuoco milanese e cucineria piemontese - 186 copia
8 roboranti che vi riabilitano ad affrontare corag– giosi la vita. Due grandi uomini ebbe Roma; Sallustio ac– cenna Cesare e Catone, ma la disse grossa, invece sonoApicio eLucullo. Ilprimoperchè dotato d'una immaginazione ardente che sapeva trovare mille aspetti diversi per innozzolire il palato degli opu– lenti Romani, il secondo perchè non badava a spe– sa, per convitare a banchetto- E la vera gloria di Romaconsiste in questi due, poiché essi non fecero spargere che il sangue di vitelli, di lepri e di animali selvatici, non andarono ad invadere le terre di popoli pacifici, non li tradirono con frau– dolenti trattati, non suscitarono la guerra civile come Siila e Catilina. Quante cose non si accomodano con un buon pranzo? Il libro che v'insegna ad imbandirlo è il primo politico della terra, e seduti a desco si intavolano affari, speculazioni, alleanze, trattati, e fra l'una e l'altra vivanda si preparano amori, amicizie. Oh la gran cosa eh'è un ottimo pranzo! L'arte culinaria è coeva dell'uomo, quindi essa è la più antica di tutte, poiché sia nello stato ex- lege, sia dopo il sognato patto sociale l'uomo co– nosceva quest'arte e la metteva in pratica per le necessità della vita. Quindi l'astronomia che fu la prima scienza, poiché il cielo fu il primo libro dell'uomo, è posteriore all'arte culinaria, e Zo- roastro che fu primo astronomo, fu anche sublime
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