Cuoco piemontese - 1766 copia

1 0 defima maniera , fenza intrametterne uno d 7 altra fpezie ; perciocché altrimenti riufci- rcbbe di mala grazia, e potrebbe sforzare il guflo di qualche convitato , non amando tutti la medefima v i vanda. Cofa è quella> che arriva fovente ne' gran pafti. Conviene altresì olTervare la forma della tavola per la difpofizione de' pi at t i, e de' coperti, affinchè vi fia un ordine tale , che ciafcuno poffa prendere c i ò, che converrà al fuo guflo , e acciocché coloro , che fervi- ranno, non patifcano difagio in cofa alcu– na , né incomodino perfona fervendo, o dif– ferendo ; i l che è cofa affai fpiacevole , e che nulladimeno arriva pur troppo fovente, allorché non fi prendono le dovute precau– zioni • Per quefto non fi poffono mai pren– dere troppe mifure per finatte difpofizioni % e fpeffo i più efperti mancano per difetto à 1 attenzione, o per non voler prendere per- fone in loro ajuto . Speff e volte un Maf i ro di cafa , che ferve una tavola di dieci, ò dodici coperti , fi crede molto efperto , e valente. Per aver e quella richieda qual i tà, convien faperla lavorare, ordinarla, efeguir- l a; allora fi potrà dire,che è un principio; e che arriverà ad effere uno de' gran Ma d ri di cafa. Se i Signor i, che tengan tavol erò che vogliono aver e cafe regolat e , faceflero fcelta d' un uomo dì no t a , ed efperimenta– ta capacità, dolcezza, prudenza, probità,e fedeltà, d'un uomo fopra tutto,che fia paf- fato, per così di re, per tutti gP impi eghi, coi quali ha rapporto quel lo, che gli fi vuol conferire, e che non potrebbe adempiere degnamente , fenza una fomnia , e perfetta

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