Cuoco piemontese - 1766 copia
IO Ap r i l ey e Magg i o, perche allora va i n tre- ga. In Pefci di mare. Per novità fi può aver e lo iìorione, e le maqiureau\ nel refto de'pefci com£ nelP Inverno • In Erbaggi^ e Legumi. N oi abbiamo ancora le produzioni, che la terra ci fomminiftra, come fono l i car– ciofi ( i ) , gli fparagi v e r d i , i boleti forta di fungo, le fpungole altra forta di fungo, i piccoli p i f e l l i > i cardi, e le fcorfonarie. In Erbe da far minefira. Abb i amo l i fpinaci ancor teneri , le lat– tughe, le rape, l 'acetofa, i l cerfoglio. In Frutta. Quando la fiagione è buona,abbiamo gli albicocchi verdi, le amandole verdi, le fra– gole, le cirieggie primaticce, e Puvafpina* - N E L L ' E S T A T E . N Oi entriamo nell' Efiate , i l quale com– prende Gi ugno, Lug l i o, ed Agofio, per godere delle produzioni , che la natura ha tneflò nella loro maturità, e che ci ha pre– parate nella Primavera . La carne di bue, e di vitello fi ha come nella Primavera • ' In { i ] Articiocchi.
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