Cuoco piemontese - 1766 copia

• '7 \' radici tenere, delle ^ cipol le, dei po r r i, delle porcellane , delia cicorea bianca , del cer– fòglio , della menta , delle cipolette , della faiìfragia • In frutta. Si ha perf ici, e prune d'ogni fpecie , al– bicocchi , f ichi, granoni, e cirieggie tardive, ribes, more, me loni, e pera. • E L L ' A V T U N N O. L ' Au t unno, che comprende i meli di Set – tembre , Ot tobre, e Novembre, ci fom- miniflra abbaftanza tutto ciò , che fi può defiderare per le delizie della tavola, per mezzo della raccolta dei v i n i, e dei frutti d' accino d' ogni forta, per la bontà del pol– lame , e la varietà d' ogni forta di uccella– me , e cacciagione , e per i pefci d' acqua dolce, e di mare. - In Carne di beccarla. Si ha i l v i t e l l o, i l buon montone , i l porco frefco. In Pollame • Si ha ogni forte di buoni pol laf iri, e poi- Iarde , e caponi ; ogni forta di piccioni , e gal l ine, noi abbiamo ancora i galli d' india, le oche graffe , gli ani t r ini, e le anitre. In Selvaggina, e Cacciagione. Si ha i l capretto, i l daino d'un anno, i l cinghiale mafchio , e femmina , i l cinghia- letto , il cerviato, il leprotto, ed i l coniglio • In

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