Cuoco piemontese - 1766 copia
4^2 Capitolo XXIX. ita è fatta mettetene un cucchiaio per eia* fcun bìfcortino, {tendendolo in lungo fopra un pezzo di carta bianca • Indi copriteli con zuccaro f ino, e fateli cuocere nel forno più lentamente de' precedenti , diftaccandoli fu- bito cotti dalla carta con un coltello • Bifi-ottini per ì liquori. Mettete cinque uovi con quindici onde di zuccaro , ed altrettanto di farina , met– tendo il zuccaro in una terrina con della fcorza di citrone verde tagliata, e del fiore di melarancio triturato con li cinque rol li d ' uova, sbattete bene il tutto infieme f in– ché il zuccaro fia bene unito cogli uovi , indi mettete la farina, ritornando a sbatte– re bene il tutto infieme ; sbattete li bian– c hi d' uava finché fiano fpeffi , e quafi in neve, e mefchiateli con il zuccaro, e la fa– rina y indi prendete due fogli di carta bian– ca, piegateli in lungo , dando loro la figu– ra di un canaletto dell' altezza , e larghez– za di un di to, ungendoli con butirro caldo, e mettete loro dentro due cucchiai della pa– rta ; copriteli pofcia con zuccaro fino , fa– cendoli cuocere nel forno a fuoco lento : quando faranno coloriti li levarete dalla car– ta per metterli fopra di una fervietta in UR luogo feeco . Quefti fono molto buoni da immergerfì ne' tiquori • Bifiottìni leggieri . ^ Prendete dieci uova, mettendo i rofìl di cinque in una terrina con del fiore di me– larancio, e della fcorza di citrone verde, i ! tutto ben trituralo ; sbattete il tutto infie– me
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