Cuoco piemontese - 1766 copia
$f;5 Capìtolo XXÌX. forno mettete alquanto di patta (opra diurni carta , fe la carta prende colore il forno è troppo caldo • Cialde « Prendete tre uovi frefchi, (temprateli com tanta farina quanta ne pedono luccicare , del citrone verde triturato, acqua di fiore di melarancio, e dei zuccaro fino; {temprate ogni cofa i n f i eme , aggiugnendovi un poco più di un quartino di c r ema finche la pa t ta fia divenuta alquanto l i q u i d a , i n di fate ical- dare la forma ( o p ra di un f o r n e l lo ^ ed u n– getela c on d e l la cera affinchè le C i a l de n on s'attacchino: quando la f o r ma è c a l da met– tetevi dentro un c u c c h i a io a bocca di p a- f k , chiudetela, e me t t e t e la al f u o c o : q u a n– do farà cotta da una parte v o l g e t e la d a l l' altra , indi ritiratela per metterla fopra di uno itenderello di legno , e q u a n do faranno tutte cotte mettetele in un l u o go fecca . Si poffono confervare per m o l t i t t i mi giorni p u r– ché fi ritirino in una ttufa. Pera fecche . Pelate le pera, rafchiatele un poco la co– da, e tagliatele Tefiremità, me t t e nd o le n e lP acqua frefca, dopo fatele bollire finché p i e– ghino fotto il dito , ritiratele p o f c ia con la fchiumora nell'acqua frefca \ quando che fa– ranno fgocciolate per ogni cinquanta pera mettete una libbra di zuccaro in due piate d' acqua , e liquefatto che fia vi metterete le pera , lanciandole per due ore ; indi ag– giustatele fopra dei craticcioni con la coda in alto» e lafciatele ftare una notte nel for– no
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