Cuoco pratico - 1867 copia
190 fate questi uc c e l li ad uno ad uno nel la ch i a ra d'uovo sbat tuta, inf i l zate li ad uso spiede sott i le, a l t ernando li con fettine di pane immerse p r ima nel l a t t e; cospargeteli di sale f ine; poneteli ad un fuoco di fiamma gag l i ardo, e dopo pochi i s tanti unge t e li con buon ol io d ' o l i va. Un quar to d' ora di c o t t ura è suf f iciente, e si servono c a l d i. Anche i beccaf ichi si possono ar ros t i re al lo stesso modo dei t o r di (n. 489). 494. O r t o l a n i. Prendete o r t o l ani ben grassi e f res chi: spuntate loro le unghie delle zampe, avvo l ge t e li in uova sbattute, scolatel i, e cospar– gete li poi di pan g r a t t a t o; a l l o ra inf i l zat e li con attenzione al lo spiede, a l t ernando li con fettine di pane; fate far loro due o t re g i ri al fuoco , ac– ciocché rappi g l iandosi l ' uovo, resti bene aderente il pan g r a t t a t o; dopo di che ungete li e salateli bene e fateli cuocere per un quar to d ' o r a. P o– trete anche a r r o s t i r li sempl icemente ungendo li con ol io e sa l ando l i, omettendo l ' uovo ed i l pan grat tat o; come pure potrete r oso l ar li in casse– r u o la con bu t i r ro invece che al lo spiede. 405. P i v i e r i. Si fa con questi uc c e l li ^un ec– cel lente a r r o s t o, sia al lo spiede ungendo li con olio e sa l ando l i; sia in casseruola, facendoli r o– solare con un bel pezzo di bu r r o. Ai num. 291 poi i l lettore troverà al cune noz i oni alquanto u t i li su questa sorta di vo l at i l e. 496. Pe t t i r o s s i. Ques ti ucce l l et ti si a r r o s t i– scono al lo spiede con c r os t i ni di pane e qua l che f ogl ia di salvia int erpos ti fra l ' uno e l ' a l t r o, u n– gendo li con olio e cospargendo li di sale fine. 499. R o n d o n i. Ques ti uc ce l l i, che frequentano le coste mar i ne, vengono così preparati a Vene– z i a. Si spuntano l oro le a li e le zampe; si pas^ san o a l la fiamma per arderne la pe l ur ia che ri-
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